Raffaele Marianella, chi era l'autista morto nell'assalto al pullman che riportava a casa da Rieti i tifosi del Pistoia Basket.

RAFFAELE MARIANELLA, CHI É L’AUTISTA MORTO NELL’ASSALTO AL PULLMAN

Raffaele Marianella è l’autista morto nell’assalto occorso ieri sera al pullman che riportava a casa i tifosi di Pistoia, dopo la partita del PalaSojourner di Rieti per il campionato di basket Serie A2. Un fatto gravissimo e increscioso, come del resto è già stato denunciato da più parti: ne abbiamo ovviamente parlato.

Alcuni tifosi di Rieti si sono nascosti in un campo e, al passaggio del pullman dei tifosi pistoiesi (in Umbira) lo hanno assaltato con pietre e mattoni: a farne le spese è stato purtroppo l’autista di riserva, Raffaele Marianella, che al momento dell’aggressione si trovava di fianco al conducente.

C’è di più: uno dei mattoni ha incrinato il vetro dal lato dell’autista, fortunatamente senza infrangerlo: sarebbe potuta accadere una strage, ma purtroppo Raffaele Marianella è deceduto poco dopo essere stato portato in ospedale, nonostante la tempestiva chiamata al 112 e l’intervento dei soccorsi sul posto.

Raffaele Marianella, l’autista morto nell’assalto al pullman dei tifosi di Pistoia (Foto ANSA)

Aveva 65 anni: era originario di Roma, ma risiedeva a Firenze. La società di trasporti noleggiata dai tifosi di Pistoia, la Jimmy Trasporti, ha infatti sede a Osmannoro, nella provincia del capoluogo toscano. Una tragedia fatta e finita, a causa della quale purtroppo dobbiamo ancora una volta citare l’idiozia e la totale mancanza di senso logico da parte di alcune persone.

CHI ERA RAFFAELE MARIANELLA

Raffaele Marianella, come detto, era il secondo autista del pullman che riportava a casa da Rieti i tifosi di Pistoia. Gli mancavano pochi mesi alla pensione e non era da troppo tempo che aveva accettato l’incarico con la Jimmy Trasporti: particolari che purtroppo accrescono il senso di smarrimento e la ricerca di un significato. “Ti terrò sempre nel mio cuore”: così la figlia Federica ha commentato su Instagram ieri sera, una volta che è stata accertata la notizia della morte del padre. Come detto, in tanti hanno condannato il gesto: dalla parte di Pistoia è stata chiesta giustizia e verità, ma anche gli “avversari” hanno detto la loro.

Sia la Solsonica Rieti che il sindaco della città laziale si sono immediatamente e completamente dissociati da un gesto che hanno etichettato come “criminale” senza mezzi termini, anche loro domando che i responsabili paghino il giusto. Noi purtroppo ci dobbiamo stringere nel cordoglio alla famiglia e ai conoscenti di Raffaele Marianella, morto in maniera assurda nel momento in cui svolgeva il suo lavoro, e ancora una volta dobbiamo citare lo sport, che dovrebbe essere tutt’altro, come veicolo inconsapevole e indiretto di una tragedia.