La GIP di Milano ha respinto la "super" perizia sulla morte di Ramy Elgaml: la procura dovrà procedere all'imputazione con l'attuale materiale

Dopo il colpo di scena di pochi giorni fa, si torna al punto di partenza nel caso relativo alla morte di Ramy Elgaml con il Giudice per le udienze preliminari – la dottoressa Maria Idria Gurgo – che ha respinto la richiesta della Procura di effettuare la terza perizia sull’incidente in cui è morto il 19enne egiziano, dando il via libera all’ultima fase delle indagini in cui i PM dovranno prendere una decisione se portare a processo Fares Bouzidi – l’amico di Ramy Elgaml che guidava lo scooter – e il carabiniere alla guida dell’auto che li speronò, oppure chiedere l’archiviazione.



Il passaggio, insomma, è importante perché nell’arco dei prossimi giorni potremo sapere se ci sarà effettivamente un processo sulla morte di Ramy Elgaml nel corso del quale ricostruire le eventuali responsabilità delle due parti indagate nell’ipotesi di reato di omicidio stradale, eventualmente in concorso: d’ora in poi la Procura dovrà accontentarsi del materiale già raccolto – e le perizie sono parecchie – o al massimo potrà avvalersi di una consulenza; ma per le nuove perizie si dovrà attendere il processo vero e proprio.



La GIP nega la “super” perizia sul caso Ramy Elgaml: i PM dovranno decidere se procedere con le imputazioni

Facendo un passo indietro, è utile ricordare che la richiesta della Procura di effettuare una “super” perizia sulla morte di Ramy Elgaml era legata al fatto che – com’è facile immaginare – le attuali perizie giungono a conclusioni differenti: da un lato c’è quella degli stessi PM che assolve l’operato del Carabiniere ritenendo Fares – con la sua guida spericolata e la scelta di non fermarsi all’alt – unico responsabile del decesso; mentre dall’altro ci sono quelle della difesa che ritengono il contatto tra la Gazzella e lo scooter la ragione del decesso di Ramy Elgaml.



L’incidente in cui è morto Ramy Elgaml (Foto: Rai)

Secondo la GIP, però, nella loro istanza per richiedere la nuova perizia sulla morte di Ramy Elgaml non avrebbero fornito chiari evidenze del perché le perizie non permettono di giungere a una ricostruzione univoca: lo strumento della perizia, secondo la giudice, non può servire come strumento per decidere se procedere o meno verso il processo; fermo restando che gli elementi sarebbero già parecchi e dettagliati e che – all’occorrenza – una perizia limitata si potrà effettuare anche durante il dibattimento.