Saverio Gaeta, giornalista, saggista e vaticanista, è stato intervistato stamane dal programma di Canale 5, Mattino 5, per parlare di Papa Ratzinger

Il programma di Canale 5, Mattino 5, ha dedicato ampio spazio, come è giusto che sia, al funerale di Papa Emerito Benedetto XVI, e in collegamento vi era Saverio Gaeta, giornalista, saggista e grande esperto dello stato Vaticano: “Il suo pontificato e il suo magistero si scopriranno piano piano – le sue dichiarazioni in diretta televisiva – la parola centrale del suo magistero è speranza, anche detta da emerito. Voglio soffermarmi su quanto scriveva negli ultimi mesi ad amici di vecchia data, ne aveva pochi con l’A maiuscola a cui dava del tu, non poteva più parlare perchè aveva una voce flebile allora scrisse delle lettere che conclude dicendo ‘la prossima volta ci incontreremo sarà dove potremo dirci tutto ciò che a causa dell’età oggi non possiamo dirci di persona’”.



“Lui oggi è certo – ha continuato Saverio Gaeta – che potrà ancora nuovamente incontrare quegli amici in quello che è l’aldilà o in termine cristiano la vita piena in cuore di Dio. Io sono convinto che lui sia già lì ma dobbiamo anche recuperare tutti i suoi documenti come l’enciclica sulla speranza cristiana che è un libro in cui si trova in ogni pagina tanto da poter vivere e consolidare non solo nella fede”. Poi ha aggiunto: “Papa Ratzinger ha sempre detto che il Papa era uno ed uno solo, che era Papa Francesco”.



FUNERALI PAPA RATZINGER, IL COMMENTO DI SAVERIO GAETA E DON MARCO POZZI

In collegamento anche don Marco Pozzi, che ha commentato il clima particolare che sta accompagnando il funerale di Papa Ratzinger: “La meteorologia influenza questo rito, svegliarsi stamane e trovare la nebbia viene in mente l’intimità di un pontificato che riusciremo a capire strada facendo, e che questo clima tende a custodire. L’importante oggi è vedere tutta questa gente nonostante il clima che si incammina, si inginocchia prega e ringrazia Dio, e anche la nebbia possiamo associarla al mistero di Dio che in tutti questi anni ha utilizzato molte sfaccettature per raccontarsi”.



Poi Don Marco Pozzi ha aggiunto: “Papa Francesco farà l’omelia mentre la celebrazione sarà da parte del Cardinale Re. Poi Papa Francesco accompagnerà l’ultimo momento, quello della tumulazione. Le sue parole durante l’omelia cercheranno forse di darci una visione unitaria, dall’alto, di quello che è stato questo pontificato, lui che l’ha vissuto in prima persona per 10 anni. Un pontificato difficile da comprendere, servirà del tempo per comprendere ciò che è accaduto ed è un po’ anche il principio che si trova nei Vangeli. Forse servirà anche per chiedere scusa di qualche frettolosità che è stata usata”.