Lo psicoanalista Massimo Recalcati è stato intervistato nella giornata di ieri dal programma di RaiNews24, Quel che resta del giorno e nell’occasione si è soffermato in particolare sui giovani, fra le vittime principali di questi due anni di pandemia di covid. Dopo che è stata di fatto azzerata la vita sociale a lungo, a cominciare dalla scuola e dallo sport, sembra si stia tornando lentamente alla normalità, e per Massimo Recalcati è fondamentale non avere strascichi dei lockdown: “Quando si parla di giovani e delle nuove generazioni – le sue parole in diretta tv – che hanno visto per certi aspetti compromessi due anni scolastici, che hanno visto radicalmente trasformate le loro abitudini sociali, io non sono convinto che esisterà una generazione covid, anzi, la responsabilità degli adulti è proprio quella di non fare esistere una generazione covid e per non fare esistere una generazione covid, bisogna non nominarla”.
Secondo lo psicoanalista è fondamentale fare tesoro di queste esperienze, in quanto spesso e volentieri da vicende negative si riesce sempre ad imparare qualcosa: “Bisogna tener conto che quello che abbiamo vissuto tutti è stata un’esperienza difficile, tremenda ma che la formazione della vita implica anche il passaggio attraverso esperienze e prove così difficili”.
MASSIMO RECALCATI: “DOVREMO ABITUARCI AD ACCORCIARE LE DISTANZE”
Non sarà comunque semplice tornare alla vita pre-covid in tempi brevi: “Al tempo stesso – ha proseguito Massimo Recalcati – è vero anche che noi avremo delle difficoltà a riabituarci alla vita social perchè in fondo la pandemia ci ha obbligati a comportamenti di prudenza, il distanziamento, la mascherina, comportamenti che dal punto di vista clinico noi definiamo fobici, tenere l’altra a distanza, e col tempo dovremo abituarci ad accorciare questa distanza e a ripristinare una dimensione normale della relazione sociale ma non enfatizzerei troppo questo tema delle ferite indelebili, c’è sempre la possibilità di trasformare le esperienza più dure e le prove più difficili in risorse. Io metterei l’accento su questo”.