Referendum giustizia 2022, ci sarà ballottaggio? Va raggunto quorum, poi…
I Referendum 2022 popolari abrogativi sul tema della Giustizia, per cui si voterà domenica 12 giugno 2022 in tutta Italia, non prevedono ballottaggio: in molti, dunque, si stanno chiedendo cosa succederebbe nel caso in cui le votazioni finissero in parità. Quel che è certo è che non si tornerà alle urne.
Innanzitutto è bene premettere che affinché i Referendum Giustizia 2022 siano validi è necessario che si raggiunga il quorum, ovvero la quota minima, calcolata numericamente oppure in percentuale, dei voti espressi o dei votanti. Per la validità della consultazione referendaria popolare, in tal senso, è necessario che si rechino alle urne metà degli aventi diritto al voto più uno. Questo è quanto stabilisce l’articolo 75, IV comma della Costituzione che testualmente recita: «La proposta soggetta a referendum è approvata se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto e se è raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi». In caso contrario la situazione rimarrebbe invece invariata.
Referendum giustizia 2022, ci sarà ballottaggio? No, ecco cosa succede in caso di parità
Non ci sarà dunque alcun ballottaggio in occasione dei Referendum 2022 popolari abrogativi sul tema della Giustizia per cui si voterà domenica 12 giugno 2022 in tutta Italia. Le sorti di questo tema dipendono dal raggiungimento del quorum, fissato al 50% + 1. La popolazione però si chiede cosa accadrebbe nel caso in cui, superata la quota di voti minima, le preferenze fossero in totale parità in percentuale. È una ipotesi piuttosto inverosimile, ma teoricamente potrebbe accadere. Anche in quel caso, però, non si tornerebbe alle urne.
Le norme, in tal senso, sono infatti piuttosto chiare. L’articolo 138 della Costituzione recita che «la legge sottoposta a referendum non è promulgata se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi». Ciò significa che in caso di assoluta parità, quindi nell’evenienza in cui i voti a favore della riforma si fermassero al 50%, a vincere sarebbe il No. I Referendum Giustizia 2022 non avrebbero infatti raggiunto il requisito necessario.