Novità sulle Elezioni Regionali 2025 con Zaia candidato semplice con la Lega (senza lista civica): Conte "incastra" il Pd in Campania e Calabria

CONTE “VINCE” SUL PD MA PERDE CALENDA: IL PUNTO SULLE REGIONALI IN CAMPANIA E CALABRIA

“Much ado about nothing” (“Molto rumore per nulla”) dunque nel campo largo? Alla fine infatti dovrebbe spuntarla Giuseppe Conte e il suo M5s in ben 2 su 3 delle Regioni del Sud al voto in autunno con le Elezioni Regionali 2025: dopo lunghe trattative, ultimatum espressi e paletti inseriti dalle varie liste del Centrosinistra, si ritorna all’origine con i 5Stelle che potrebbero ottenere sia il candidato per la Campania che quello per la Calabria (lasciando la Puglia a Decaro-Pd). È soprattutto nella terra dove il Governatore Occhiuto si è dimesso appena poche settimane fa (ricandidandosi con il Centrodestra, ndr) dove la scommessa dell’ex Premier grillino ha avuto pieno successo.



Sarà Pasquale Tridico il candidato del campo largo progressista, con l’appoggio ufficiale di Pd, AVS, Federazione Riformista, Italia Viva, PiùEuropa, Demos, Partito Repubblicano e Rifondazione Comunista, con però lo “strappo” di Azione: sebbene gli esponenti del partito in Campania siano intenzionati a sostenere il campo largo, il leader nazionale Carlo Calenda ha annunciato che un candidato dei 5Stelle, per di più l’ex Presidente INPS e padre del Reddito di Cittadinanza come Tridico, non lo sosterrà mai.



Pasquale Tridico con Giuseppe Conte, M5s in Europa (ANSA 2025, Angelo Carconi)

Mentre il Centrosinistra festeggia però per le 12 liste comunque a sostegno di Tridico alle Regionali 2025 in Calabria, in Campania si consuma l’ennesimo impasse in casa progressista: l’accordo tra Pd e M5s sembrava fatto con Giani-bis in Toscana e Roberto Fico come successore di Vincenzo De Luca. L’intesa è però congelata da giorni dopo che il Governatore uscente ha più volte fatto intendere di voler avere garanzie di programma e liste prima di concedere il sostegno con l’importante pacchetto di candidati e consiglieri di cui dispone.



In particolare è la corsa al Pd Campania che interessa la famiglia De Luca: il figlio Piero è candidato per guidare il partito a livello regionale, con la Segreteria di Elly Schlein invece intenzionata a riprendere il controllo del Partito Democratico campano con l’eurodeputato Sandro Ruotolo.

È in questo stallo che l’ex Presidente della Camera Fico resta di fatto intrappolato dalle spaccature interne del Pd, che nelle prossime 48 ore dovrebbe aprire il Congresso regionale per dirimere una volta per tutte l’organigramma tra De Luca jr e Ruotolo: non lo dice nessuno ufficialmente ma è evidente che se la candidatura di Piero De Luca dovesse uscire sconfitta dal Congresso il sostegno a Fico da parte dei “deluchiani in Regione Campania potrebbe essere a serio rischio.

Roberto Fico, M5s; sullo sfondo l’ex leader PCI Berlinguer (ANSA 2025, Ciro Fusco)

CHIUSO IL “REBUS” SULLA LISTA ZAIA IN VENETO: IL GOVERNATORE SI CANDIDA CON LA LEGA

In aggiunta come problematica non da poco per il Centrosinistra verso le Elezioni Regionali 2025, Calenda in Campania apre alla possibilità intesa con i rivali del Centrodestra rendendo di fatto ancora più “contendibile” la regione un tempo teatro di successi per i Dem di De Luca. «Se presenta un moderato liberale con proposte sensate lo sostegno», spiega il leader di Azione davanti alla possibilità di un candidato “centrista” dal Governo Meloni per le Regionali Campania 2025.

I nomi n campo sono quelli di Edmondo Cirielli e Mara Carfagna, con evidente “preferenza” di Calenda per colei che fino a pochi mesi fa era componente attiva del partito Azione: il Centrodestra dovrà decidere con relativa fretta, con in arrivo il vertice dei leader nazionali entro fine agosto 2025 o comunque alla riapertura del Parlamento ad inizio settembre. Il Centrosinistra vive infatti più spaccature ma resta davanti nei sondaggi, soprattutto in Campania e Puglia, con i conservatori che ora dovranno presentare candidati in grado di attrarre anche parte dell’elettorato avversario.

Capitolo diverso per le Regionali 2025 in Veneto dove si chiude definitivamente la “telenovela” del futuro di Luca Zaia dopo le tre Presidenze di Regione: non ci sarà alcuna lista “civica” del ’Presidente uscente, l’annuncio è di una candidatura come consigliere e militante all’interno della stessa Lega. L’ufficialità arriva dal consigliere regionale Alberto Villanova al Mattino di Padova, anch’egli componente del Carroccio: «Zaia da buon militante ha dato disponibilità per fare il capolista della Lega alle prossime Regionali 2025».

Nessuna spaccatura dunque per il Carroccio, con la proposta fatta da Salvini e Alberto Stefani (leader della Liga Veneta e candidato in pectore delle Regionali in Veneto in quota Centrodestra) accolta da Zaia: unire le forze per far vincere la coalizione ancora una volta in Regione Veneto.