Riccardo Bertoldi, lo scrittore ha raccontato oggi a La Volta Buona della spiacevole vicenda alle prese con il bullismo.
Oggi è uno scrittore di successo, giovane e pieno di talento; Riccardo Bertoldi, ospite oggi a La Volta Buona, parte però da una parte della sua vita diametralmente opposta a ciò che è riuscito a costruire oggi soprattutto dal punto di vista della consapevolezza interiore, piuttosto che professionale. Per 13 anni ha vissuto in un Paese di soli 60 abitanti, maturando ovviamente una visione delle cose e del mondo diversa – come da lui spiegato – da chi vive in città. Una circostanza che ha appreso, suo malgrado, quando si è spostato per la prima volta in una metropoli per seguire il liceo.

“Al liceo mi bullizzavano; venendo da un piccolo Paese un modo di vestire diverso, un modo di pensare diverso… Ero bruttino, con l’acne, mi prendevano tutti in giro”. Inizia così il racconto di Riccardo Bertoldi che poi entra nel merito delle offese becere ricevute in quel periodo: “Mi dicevano: ‘Sfigato, sei brutto, sei gay’, come se l’omosessualità fosse un concetto d’offesa. Arrivavano anche a mettermi le mani addosso”. Lo scrittore, nel salotto di Caterina Balivo, ha poi aggiunto: “Queste cose le interiorizzi e comunque cambiano il modo che hai di percepire te stesso, cambia il modo in cui dai e ricevi amore. Ancora oggi quando conosco nuove persone mi sento il più sfigato… Quando ti dicono che sei brutto, lo traduci come se non valessi abbastanza”.
Riccardo Bertoldi a La Volta Buona: “Ho risposto al bullismo coltivando la mia felicità”
Riccardo Bertoldi – sempre a La Volta Buona – ha poi raccontato di come, ad un certo punto, abbia deciso di guardare dritto; rispondendo con i paraocchi a quelle offese coltivando unicamente tutto ciò che collimasse con le sue ambizioni, con la sua felicità. “Ho questa immagine di me, seduto sulla panchina fuori scuola: ‘Ok, sono brutto, chissà se avrò mai una ragazza’. Fortunatamente invece oggi ho una fidanzata fantastica; la soluzione è stata prendermi cura della mia parte interiore. Ho cercato di coltivare la vita a misura della mia felicità”. Non a caso, lo scrittore è oggi tra le penne di maggior successo, qualcosa che addirittura lo ha colto di sorpresa: “Se mi aspettavo tutto questo successo? Assolutamente no!”.
