Nelle ultime ore sono giunte importanti novità circa le accuse mosse nei confronti dell’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, in materia di piano rifiuti; infatti, la Corte dei Conti della Regione Lazio ha emesso sentenza di piena assoluzione nei confronti suoi, dell’allora assessore all’Ambiente, Marco Visconti, e dei due dirigenti del settore, Tommaso Profeta e Fabio Tancredi. A diffondere la notizia è stato lo stesso Alemanno, attraverso un comunicato ampiamente ripreso dalle testate giornalistiche di tutt’Italia: “I due politici e i due dirigenti amministrativi – si legge nella nota – erano stati chiamati in giudizio per un presunto danno erariale di 1.351.713 euro perché, secondo la procura di viale Mazzini, il Patto per Roma siglato con il ministero dell’Ambiente nel 2012 non era stato rispettato. In realtà tutta l’accusa del PM Rosa Francaviglia si era basata, come è stato riconosciuto dai giudici dalla Corte dei Conti, su un equivoco nel computo della raccolta differenziata annuale negli anni dell’amministrazione Alemanno (e successivamente anche in quella dell’amministrazione Marino e Raggi)”.
GIANNI ALEMANNO ASSOLTO DA CORTE DEI CONTI: “SONO FELICE”
All’interno della nota diramata da Gianni Alemanno era contenuta anche una dichiarazione dell’ex primo cittadino della Città Eterna: “Sono particolarmente felice di questa sentenza, non solo per le conseguenze di giustizia contabile, ma soprattutto perché ci rende giustizia dal punto di vista politico e amministrativo. Durante la nostra amministrazione la raccolta differenziata nella Capitale venne quasi raddoppiata, passando dal 19% al 30,2%, un balzo in avanti mai registrato né prima né dopo i nostri anni. Solo la faziosità di certa opposizione politica e sociale, amplificata acriticamente da alcuni settori della stampa, poteva negare questa evidenza, riportata in tutte le statistiche ufficiali del settore”. E ancora: “Quello che colpisce è che la Procura contabile abbia preso per buone queste illazioni aprendo un procedimento su cui è stata messa oggi la parola fine dai giudici della Corte dei Conti. Un passo dopo l’altro, anche i Tribunali rendono giustizia agli sforzi fatti dalla nostra amministrazione”.