I correttivi saranno applicati alla riforma fiscale 2025 con scadenza prorogata alla fine di quest'anno, aiutando le imprese in crisi.
Novità importanti sulla riforma fiscale 2025 che prende in considerazione le aziende che stanno soffrendo in termini economici, e permettendo a loro di poter rottamare i debiti che sono stati contratti nei confronti degli istituti locali. Contestualmente si sta operando al fine di prorogare gran parte dei decreti correttivi.
Grazie ad alcune manovre i termini di scadenza affinché il Governo possa approvare o meno i correttivi slittano alla fine di quest’anno, 31 dicembre 2025 (piuttosto che al 29 agosto sempre di quest’anno). Ciò è stato reso possibile grazie all’approvazione della Legge con il numero 111 di due anni fa, 2023.
La riforma fiscale 2025 che aiuta le imprese in crisi
Grazie alla approvazione della Legge 111 la nuova riforma fiscale 2025 aiuterà le imprese in crisi. Nello specifico la prima manovra attuabile è la cosiddetta “transazione fiscale“, che potrebbe definirsi verosimilmente ad una rottamazione delle cartelle per i debiti contratti con gli enti territoriali e anche le Regioni.
Con il tempo le medesime opportunità potrebbero essere garantite anche alle liquidazioni verso le amministrazioni straordinarie, ma a patto che ad averne necessità siano le grandi aziende che si trovano in gravi difficoltà economiche.
La composizione fa sì che i debiti possano essere saldati in una o più soluzioni, prevedendo un piano dilazionato e ben definito. Per concretizzare la proposta e concedere tale opportunità, il piano verrà consegnato al tribunale, poi incaricato di autorizzare l’operazione finanziaria (salvo alcune problematiche).
Riformare i magistrati tributari in un’unica soluzione
All’interno della riforma fiscale del 2025 si prevede altresì, la possibilità di poter unificare in un solo ordinamento i magistrati tributari, lo stato giuridico e l’intero ordinamento in quel che riguarda e viene definita come “magistratura ordinaria”.
Grazie a tale unificazione sarà possibile – in termini di Legge – lavorare sull’operatività inerenti ai trasferimenti di ufficio, applicazione di multe, valutazione di incompatibilità e iter disciplinari ben definiti.