Arriva una legge per professionalizzare il comparto dell'estetica: ecco tutte le novità per parrucchieri ed estetisti, con il nuovo corso formativo

Il comparto economico dell’estetica che da anni vede il numero di impiegati crescere in modo costante, presto potrebbe essere soggetto a un’ampia riforma che andrà a riorganizzare completamente la professione con l’obbiettivo di renderla al pari delle altre con corsi di formazione obbligatori e multe piuttosto salate per chi opera al di fuori della legalità: la proposta è stata avanzata proprio in queste ore dal meloniano Renato Ancorotti e sarà discusso ufficialmente subito dopo la paura estiva.



Prima di arrivare a tutte le novità che potrebbero interessare il comparto dell’estetica, è bene soffermarci un attimo sui numeri di un settore economico che – secondo lo stesso Ancorotti – per numero di dipendenti è secondo solamente a quello edile: in questa categoria, infatti, rientrano quelli comunemente chiamati parrucchieri ed estetisti, con un totale stimato di 142mila imprese su tutto il territorio e se nel secondo caso di parla di piccole realtà con massimo un paio di dipendenti; il fatturato dei parrucchieri supera agilmente i 7 miliardi di euro.



Tutte le novità per il comparto dell’estetica: per svolgere la professione sarà necessario seguire un corso formativo

Venendo a noi, tra le novità più importanti previste dal disegno di legge proposto dal deputato di Fratelli d’Italia c’è l’allargamento della platea di lavoratori addetti al comparto dell’estetica: oltre ai parrucchieri e agli estetisti che abbiamo già citato, verranno riconosciuti per la prima volta anche i cosiddetti “onicotecnici” – ovvero chi si occupa dei trattamenti alle unghie – e i truccatori che includeranno anche i make-up artist e gli addetti alle extension e alla laminazione dei capelli.



Onicotecnico (Foto: Pexels)

Sia per gli onicotecnici che per i truccatori, gli estetisti e i parrucchieri l’abilitazione alla professione sarà subordinata a un corso professionalizzante da 600 ore che dovrà essere organizzato a livello regionale con modalità che devono essere ancora definite: non solo, perché prima di poter fare dell’allargato comparto dell’estetica, sarà anche necessario ottenere una qualifica professionale con il superamento di un esame di stato.

La via più semplice – in quest’ultimo caso – è quella di seguire un corso da 900 ore che permetterà di assolvere a entrambi i requisiti; mentre chi non avesse le disponibilità economiche, dopo il primo corso potrà anche entrare effettivamente nel mondo del lavoro dell’estetica di riferimento svolgendo la professione in modo continuativo per almeno un anno; oppure – in alternativa – si potrà anche far riconoscere la medesima attività svolta nel corso dei tre anni precedenti.

Corposo anche il capitolo dedicato alle sanzioni per chi non rispetterà la nuova normativa sul mondo dell’estetica, con multe che potranno andare dai 5mila ai 50mila euro per chi sarà sprovvisto di tutti i requisiti, oppure dai 3mila ai 10mila per coloro che non ne avranno rispettato almeno uno; mentre è prevista anche la chiusura dell’attività commerciale per un massimo di due anni e il rischio di dover affrontare una causa penale a fronte di danni procurati ai clienti.