RIVALUTAZIONI DA GENNAIO INSUFFICIENTI
In una nota in cui cerca di tirare le somme dell’anno in chiusura, Tecla Boccardo evidenzia come il potere d’acquisto dei pensionati sia ulteriormente sceso nel corso del 2019. La Segretaria generale della Uil Molise ha anche la sensazione che in generale si sia “tornati indietro di decenni, senza una programmazione che guardi alla crescita delle competenze dei nostri ragazzi, magari mettendo in competizione chi se ne occupa, evitando la solita pioggia di risorse, un tanto a testa”. Nella nota riportata da quotidianomolise.com si legge anche un riferimento alle contestate misure di riforma pensioni: “Non v’è traccia di politiche sociali, di assistenza alle fasce deboli, di non-autosufficienza. I nostri pensionati, ormai in mobilitazione più dei metalmeccanici, la mattina sono in piazza per rivendicare pensioni rivalutate, eque e dignitose; la sera devono sostenere le loro famiglie in difficoltà”, scrive infatti Boccardo, sottolineando un tema più volte sollevato dai sindacati negli ultimi mesi.
RIFORMA PENSIONI, SINDACATI PRONTI A MOBILITAZIONE
I leader sindacali di Siracusa hanno tenuto una conferenza di fine anno in cui hanno condiviso “il segnale inviato dalle nostre segreterie nazionali dopo l’incontro con il Governo. Non possiamo che sostenere il forte dissenso ad una manovra finanziaria che taglia ulteriormente su crescita e sviluppo, lavoro e pensioni, coesione e investimenti produttivi. Appare evidente la totale mancanza di prospettiva di rilancio economico e sviluppo per le aree più deboli del Paese”. Roberto Alosi, Vera Carasi e Severina Corallo, come spiega libertasicilia.it, ricordano anche quanto non è stato fatto in tema di riforma pensioni: “Cgil, Cisl e Uil responsabilmente nonostante i mancati confronti di questi mesi, avevano proposto una piattaforma unitaria che è stata condivisa nei territori e nei luoghi di lavoro. Un documento che ha posto della priorità per lavoro, sviluppo, giovani, donne, pensionati e che il governo ha disatteso presentando un conto inaccettabile al Paese. Sosteniamo con forza il giudizio di Cgil Cisl Uil nazionali e ci prepariamo, anche nel nostro territorio, alla stagione di mobilitazione e di lotta delle categorie”.