Riforma pensioni 2025, l’emendamento alla manovra per evitare l’aumento dei requisiti è stato bocciato dal Mef

RIFORMA PENSIONI, L’EMENDAMENTO BOCCIATO

Secondo quanto riporta Repubblica, l’emendamento alla Legge di bilancio presentato dalla Lega per evitare l’aumento dell’età pensionabile in base all’aspettativa di vita dal 2027 sarebbe stato bocciato dai tecnici del Mef per i costi che comporta e per la mancanza di adeguate coperture. Sarebbe stato infatti evidenziato che il mancato aumento di tre mesi dal 2028 avrebbe comportato solo per quell’anno 2,8 miliardi di euro di maggior spesa pensionistica. Resta da capire se arriveranno altri emendamenti nella stessa direzione, considerando che ancora la manovra non è passata all’aula, o se invece il Carroccio deciderà di rimandare all’anno prossimo la possibilità di bloccare l’incremento dei requisiti pensionistici.



Fonte: Pexels.com

I DATI DEL RAPPORTO CENSIS

Dal Rapporto del Censis intanto emerge che oltre il 43% dei pensionati italiani aiuta economicamente figli, nipoti o parenti, soprattutto per spese importanti come l’acquisto della casa. Anche per questo motivo, più della metà degli italiani ritiene che sarebbe giusto evitare blocchi parziali delle indicizzazioni delle pensioni. Un altro dato interessate del Rapporto relativo ai pensionati è che quasi il 73% di essi vorrebbe continuare a lavorare senza però essere penalizzato dal punto di vista fiscale. Intanto il Bundestag ha approvato la riforma delle pensioni del Governo Merz, cosa che fa contento il Cancelliere che si è speso molto per tale risultato. Resta il fatto che i voti favorevoli sono stati 316 contro i 328 parlamentari Spd-Cdu-Csu.



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