Riforma pensioni 2025, non sembra semplice orientarsi tra i pro e i contro della previdenza complementare per gli italiani
RIFORMA PENSIONI 2025, L’IMPORTANZA DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE
La previdenza complementare potrebbe essere molto importante per i lavoratori, soprattutto autonomi, dal momento che per loro la differenza tra reddito in attività e pensione potrà essere più elevata che non per i lavoratori dipendenti. Anche se non c’è dubbio che gli autonomi, in particolare i professionisti, abbiano maggiori possibilità di continuare a lavorare una volta in quiescenza. Secondo quanto riporta Il Fatto Quotidiano, tuttavia, vi sono fondi che hanno costi che incidono non poco sui rendimenti, soprattutto nei comparti più garantiti. Ciò nonostante, L’Economia del Corriere della Sera ricorda che un vantaggio dei fondi è rappresentato dalla deducibilità dei versamenti effettuai dal reddito.

RIFORMA PENSIONI 2025, CRESCE LA VALORIZZAZIONE DEGLI OVER 55
Non sembra, dunque, semplice scegliere quando ci sono dei pro e dei contro: occorrerà che ciascuno faccia bene i conti in base alla propria situazione personale, sia presente che futura, anche con l’aiuto di esperti e professionisti, se del caso. Intanto, come segnala Repubblica, cresce il numero delle imprese che cerca di valorizzare i dipendenti con più di 55 anni, viste le loro competenze. Addirittura è in aumento anche il numero di dipendenti con più di 65 anni, un tempo destinatari di incentivi all’ingresso in quiescenza piuttosto che di trasferimento in qualche ufficio periferico. Complice anche il trend demografico, con un numero decrescente di giovani, i lavoratori senior risultano sempre più importanti per le aziende.
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