Riforma pensioni 2025, le parole delle parlamentari del Pd Maria Cecilia Guerra e Valentina Ghio sulla manovra
RIFORMA PENSIONI 2025, LE PAROLE DI GUERRA
Maria Cecilia Guerra bolla come “pezza pasticciata” la misura inserita nella Legge di bilancio che prevede l’aumento graduale dei requisiti pensionistici dal 2027. La deputata del Partito democratico evidenzia, infatti, che per alcuni mesi dal Governo erano arrivate voci di un congelamento totale di questo incremento, ma saranno pochi i lavoratori che ne rimarranno esclusi. Tra loro non ci saranno caregiver, invalidi civili e disoccupati.
La parlamentare dem ricorda anche che il suo partito chiede dall’inizio dell’anno di trovare una soluzione strutturale al meccanismo che lega i requisiti pensionistici all’aspettativa di vita, anche tramite un confronto con le parti sociali. Un confronto che però non c’è stato.

RIFORMA PENSIONI 2025, I DATI DELL’INPS
Duro anche il giudizio di un’altra parlamentare del Pd, Valentina Ghio, che sottolinea come il Governo, tramite le disposizioni della manovra in tema di pensioni, creerà dei nuovi esodati, dato che ci sono persone che, dopo avere usufruito di scivoli verso la pensione, si ritroveranno con il traguardo della quiescenza allontanato di uno o tre mesi, a seconda di quando matureranno il necessario requisito anagrafico.
L’Inps fa intanto sapere che le 16,3 milioni di prestazioni pensionistiche erogate lo scorso anno (cresciute dello 0,5% in un anno) sono costate più di 364 miliardi di euro, con un aumento dello 4,9% rispetto al 2023. Dai dati risultati anche che un terzo circa dei pensionati riceve due o più prestazioni.
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