Riforma pensioni 2025, le parole di Daniela Fumarola, Segretaria generale della Cisl, al Congresso confederale

RIFORMA PENSIONI 2025, LE PAROLE DI FUMAROLA

Sabato si è concluso il Congresso Confederale della Cisl, che ha confermato Daniela Fumarola alla guida del sindacato di via Po. Nel suo discorso c’è stato spazio anche per la tematica previdenziale. Ha infatti evidenziato la necessità di varare una politica in grado di far aumentare redditi e pensioni e anche di introdurre maggiore flessibilità in uscita dal mercato del lavoro. È noto che la piattaforma unitaria sindacale in tema di pensioni chiede di prevedere la possibilità di accedere alla quiescenza dai 62 anni, ma sembra difficile che il Governo possa accogliere tale richiesta senza quanto meno prevedere una qualche forma di penalizzazione per chi usasse questa forma di anticipo pensionistico.



RIFORMA PENSIONI 2025, L’ETÀ LAVORATIVA ITALIANA

E se in Italia l’età pensionabile è più alta rispetto a quella vigente in altri Paesi dell’Ue (basti pensare alla Francia), tuttavia, come emerge dai dati Eurostat, nel Belpaese si lavora meno anni. Infatti, mediamente l’età lavorativa è pari a 32,8 anni, contro i 37,2 della media Ue. Solamente in Bulgaria (37,2) si lavora meno che in Italia. C’è da dire, tuttavia, che nel 2020 il dato del nostro Paese si attestava a 31,2 anni, quindi c’è stato un cambiamento che potrebbe anche dimostrarsi un trend di crescita nell’arco dei prossimi anni, pensando soprattutto al fatto che i pensionamenti anticipati saranno sempre meno e avverranno, probabilmente, a un’età anagrafica superiore a quella degli anni recenti.



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