Riforma pensioni 2025, le parole del Segretario generale della Cgil Maurizio Landini e del Presidente della Covip Mario Pepe
RIFORMA PENSIONI 2025, LE PAROLE DI LANDINI
Il Segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha voluto ribadire le ragioni dello sciopero generale che il suo sindacato ha proclamato per il 12 dicembre, tra cui la necessità che il Governo apra un vero confronto con le parti sociali sulle pensioni. Il Presidente della Covip, Mario Pepe, invece, intervistato dal Sole 24 Ore evidenzia la necessità di trovare degli strumenti per far sì che si possa costruire una previdenza complementare per ogni nuovo nato in Italia, anche per i membri di famiglie meno abbienti che non hanno la possibilità di effettuare versamenti in un fondo pensione. Un obiettivo non semplice da raggiungere, soprattutto pensando alle risorse finanziare che si renderebbero necessarie per raggiungerlo.

RIFORMA PENSIONI 2025, L’ANALISI DI CAZZOLA
Giuliano Cazzola, in un intervento su Formiche.net, spiega intanto l’esistenza di una “linea del Piave” in materia pensionistica che nel nostro Paese non si dovrebbe superare, rappresentata dal meccanismo di adeguamento dei requisiti pensionistici all’aspettativa di vista, che di fatto contribuisce ad alleviare il peso della transizione demografica che renderà il futuro previdenziale dei giovani sempre più complicato. Secondo Massimo Monacelli, General Manager di Generali Italia, intervistato da Repubblica, invece, il concetto di previdenza nel nostro Paese deve cambiare e comprendere anche l’aspetto sanitario e non solo economico legato alle sfide della terza età. Quindi, anche la previdenza complementare deve in qualche modo evolvere.
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