Riforma pensioni 2025, le parole degli ex ministri del Lavoro Cesare Damiano ed Elsa Fornero sulle ipotesi di questi giorni
RIFORMA PENSIONI 2025, LE PAROLE DI DAMIANO
Cesare Damiano si dice favorevole al congelamento dei requisiti pensionistici dal 2027. Anzi, vedrebbe di buon occhio la cancellazione del meccanismo di adeguamento all’aspettativa di vita che muove solo al rialzo l’età pensionabile. L’ex ministro del Lavoro, intervistato dalla Verità, non è favorevole invece all’idea di utilizzare il Tfr per raggiungere i requisiti pensionistici. Meglio sarebbe a suo avviso intervenire sulla soglia dell’importo minimo dell’assegno per le uscite contributive a 64 anni facendolo scendere da 3 a 1,5 volte il trattamento minimo. Un altro ex ministro del Lavoro, Elsa Fornero, in un articolo sulla Stampa segnala invece quanto sia difficile intervenire in una materia complessa come le pensioni.
RIFORMA PENSIONI 2025, L’ANALISI DI ELSA FORNERO
A suo avviso, quando si arriva a fare troppe promesse agli elettori sulla previdenza poi si può giungere a un brusco stop come è successo nel 2011, quando il Governo Monti di cui faceva parte ha dovuto adottare misure impopolari per evitare il peggio.
Per Fornero, le misure che potrebbero essere introdotte nella prossima Legge di bilancio, sulla base delle indiscrezioni e delle dichiarazioni di esponenti del Governo, sono all’insegna del populismo e non sono certo positive per gli italiani, soprattutto i giovani. Un’analisi che difficilmente passerà inosservata, vista la provenienza, e probabilmente porterà a reazioni da parte degli esponenti della maggioranza. Vedremo di quale tenore saranno.
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