Riforma pensioni 2025, le parole di Daniela Fumarola (Cisl), Lara Ghiglione (Cgil), Castellone (M5s) e Scotto (Pd)
RIFORMA PENSIONI 2025, LE DICHIARAZIONI DI GHIGLIONE (CGIL)
La Cgil, tramite la Segretaria confederale Lara Ghiglione, si schiera contro l’ipotesi di un intervento nella Legge di bilancio che miri a utilizzare anche il Tfr accantonato dai lavoratori per raggiungere i requisiti utili al pensionamento, in quanto si tratterebbe di una forma di flessibilità che sarebbe di fatto a carico dei lavoratori. Per questo, intervistata da Adnkronos, la sindacalista torna a chiedere una vera flessibilità pensionistica al Governo. Sulla stessa linea anche la Senatrice del Movimento 5 Stelle Mariolina Castellone e il deputato del Partito democratico Arturo Scotto che chiedono chiarimenti all’Esecutivo su un intervento che ritengono non positivo per i lavoratori italiani.
RIFORMA PENSIONI 2025, LE RICHIESTE DI FUMAROLA (CISL)
La Segretaria generale della Cisl Daniela Fumarola chiede invece al Governo di aprire un confronto coi sindacati per affrontare i temi previdenziali in modo organico e strutturale, con il rafforzamento di Opzione donna, l’estensione dell’Ape social e il superamento del meccanismo dell’adeguamento dei requisiti pensionistici all’aspettativa di vita. Sempre in tema di richieste sindacali sulla previdenza, l’Anief, attraverso il Presidente nazionale Marcello Pacifico, ricorda la necessità di riconoscere il burnout per il personale scolastico in modo che, come avviene per altre categorie professionali, si possa prevedere un accesso anticipato alla quiescenza, anche prima dei 64 anni di cui si discute in queste settimane.
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