Riforma pensioni 2025, l'analisi di Antonio Mastrapasqua e le parole di Manuela Calza, Segretaria nazionale Flc-Cgil
RIFORMA PENSIONI 2025, L’ANALISI DI MASTRAPASQUA
Mentre si rincorrono le ipotesi sulle misure di riforma delle pensioni che potrebbero entrare nella prossima Legge di bilancio, Antonio Mastrapasqua evidenzia come, a seguito anche dell’introduzione del sistema delle quote, ultima delle quali Quota 103, sia diventato più difficile riuscire a progettare il proprio futuro post-lavorativo, soprattutto nel momento in cui si offrono soluzioni che vanno a incidere negativamente sull’importo dell’assegno pensionistico.
Questo sarebbe anche il caso, spiega l’ex Presidente dell’Inps in un articolo pubblicato sul Riformista, del congelamento dei requisiti pensionistici dal 2027, dal momento che inciderebbe sui coefficienti di rivalutazione con effetti negativi.

RIFORMA PENSIONI 2025, LA RICHIESTA DELLA FLC-CGIL
Intanto Adnkronos ricorda che il bonus Giorgetti, che garantisce poco più del 9% di aumento di busta paga a chi decide di restare al lavoro pur avendo maturato i requisiti per il pensionamento anticipato, è stato richiesto da circa 7.000 italiani e questo potrebbe non essere un dato sufficiente a prorogarlo nel 2026.
La Segretaria nazionale della Flc-Cgil Manuela Calza, invece, interpellata dalla Tecnica della Scuola, sottolinea che occorrerebbe estendere ad alcuni dipendenti della scuola, tra cui gli insegnanti, la possibilità di uscire anticipatamente dal lavoro (tramite l’Ape social) come già avviene per i maestri della scuola dell’infanzia, la cui attività viene riconosciuta come gravosa.
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