Riforma pensioni 2025, le parole di Ezio Cigna (Cgil), Elisa Leonardi (Uil) e del Premier francese Lecornu
RIFORMA PENSIONI 2025, LE PAROLE DI CIGNA
È critico il giudizio della Cgil, espresso dal suo responsabile dell’Ufficio previdenza Ezio Cigna, sulle mosse del Governo in materia di riforma delle pensioni, a partire dall’assenza di un confronto con i sindacati, visto che l’ultimo incontro si è tenuto poco più di due anni fa.
Intervistato dal Diario del Lavoro, Cigna boccia anche l’ipotesi di utilizzare il Tfr per raggiungere il traguardo della pensione anticipata a cui sta lavorando l’Esecutivo e ricorda la necessità di introdurre una pensione di garanzia per i giovani. Intanto in un convegno organizzato dall’ordine dei commercialisti al Senato è stata evidenziata la necessità di cominciare a studiare una forma di tassazione sulle imprese che sostituiscono il lavoro umano con robot o AI da destinare alla previdenza.

RIFORMA PENSIONI 2025, IL DIBATTITO IN FRANCIA
La riforma delle pensioni resta invece un tema molto delicato in Francia. Il nuovo Premier Sebastien Lecornu ha voluto evidenziare che non intende mettere in discussione le misure già adottate in materia, e che prevedono un innalzamento dei requisiti per l’accesso alla quiescenza, ma ha anche spiegato di essere aperto al dialogo con i sindacati e le parti sociali. Vedremo se quest’ultime riaccenderanno le proteste contro i cambiamenti previsti nel sistema pensionistico transalpino. Tornando in Italia, la Segretaria generale della Uilp Umbria Elisa Leonardi chiede invece di intervenire sugli importi delle pensioni, visto che il loro potere d’acquisto negli ultimi anni ha subito un brusco calo mettendo in difficoltà i pensionati.
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