Sale la tensione in Francia e in particolare a Parigi, dove migliaia di persone stanno sfilando contro la riforma pensioni voluta Macron che ha portato allo sciopero generale di oggi 5 dicembre. La Repubblica segnala una pioggia di lacrimogeni, detonazioni e scontri tra la polizia e un gruppo di black bloc composto da almeno 500 individui vestiti di nero appostatosi all’angolo del boulevard Magenta e Place de la République, nel cuore di Parigi. I manifestanti hanno cercato apertamente lo scontro con le forze dell’ordine che si sono viste costrette a replicare. Nel frattempo è notizia di poco fa la decisione da parte di Ratp (l’azienda di trasporto pubblico di Parigi) di prolungare la durata dello sciopero fino a lunedì. Una scelta, dicono fonti sindacali, assunta da “quasi tutti i dipendenti in sciopero nelle assemblee generali” di questa mattina. Le ferrovie francesi hanno messo in conto la possibilità di scioperi fino all’8 dicembre e per questo non consentono prenotazioni fino a quella data mentre le compagnie aeree hanno avvertito i viaggiatori del rischio di cancellazioni e ritardi fino al 7 dicembre. Il governo dal canto suo sta tentando di rassicurare le singole categorie per spaccare il fronte unitario della protesta. (agg. di Dario D’Angelo)
RIFORMA PENSIONI MACRON, FRANCIA A RISCHIO PARALISI
Sciopero generale in Francia in questo giovedì 5 dicembre 2019 che rischia di diventare uno dei giorni più lunghi (e forse non uno solo) della presidenza Macron. Proprio la sua riforma delle pensioni, uno dei capisaldi del programma di governo del leader de “La République En Marche”, è l’oggetto delle proteste che potrebbero paralizzare il Paese per diversi giorni. Se è vero che lo sciopero nazionale interessa soprattutto i lavoratori di ferrovie e trasporti pubblici, ovvero quelle categorie che rischiano di dover rinunciare ai loro regimi previdenziali speciali per volere dell’esecutivo, lo è altrettanto che in quello che è stato già ribattezzato il “muro del 5 dicembre” potrebbero convergere altre frange intenzionate ad esprimere il loro malcontento nei confronti del presidente. Dal mondo della scuola ai lavoratori degli ospedali in agitazione da mesi, passando per gli operai delle raffinerie per finire a ciò che rimane dei gilet gialli: la protesta contro Macron potrebbe scuotere le fondamenta dell’Eliseo.
RIFORMA PENSIONI MACRON, SCIOPERO GENERALE 5 DICEMBRE IN FRANCIA
Parigi, per via delle manifestazioni che caratterizzano lo sciopero generale, è ovviamente blindata. Ma sono circa 250 i cortei promossi da sindacati, partiti d’opposizione e gilet gialli in tutto il Paese. C’è un precedente inquietante, in questo senso, ad agitare i sonni di Macron, reduce da un vertice Nato molto teso dal punto di vista dei rapporti con gli alleati e in particolare con Trump ed Erdogan. E’ quello del 1995: all’epoca lo sciopero contro la riforma delle pensioni paralizzò la Francia costringendo il governo di Alain Juppé a tornare sui suoi passi. Il fatto che sia stato proclamato lo sciopero “ad oltranza” è il segnale che i manifestanti hanno l’obiettivo di replicare quel risultato. L’impatto della protesta è impressionante: il 90% dei treni ad alta velocità oggi è stato annullato, ma anche nella sola Parigi due terzi dei trasporti pubblici non sono disponibili e un simbolo come la Tour Eiffel risulta chiusa. I disagi si riscontrano anche negli aeroporti, a causa dello sciopero dei controllori di volo. Fino a quando durerà?