Dopo un'attenta analisi, si sono appurati dei rincari sui biglietti aerei e in 5 tratte nazionali specifiche, da Nord al Sud Italia.
Dal database del sistema Oag, i rincari sui biglietti aerei si sono attestati un po’ ovunque, ma in particolar modo in una tratta, tra l’altro la più trafficata d’Italia, ovvero dall’aeroporto di Roma Fiumicino a Catania.
Una tratta che sembrerebbe aver ricevuto un aumento doppio della tariffa, probabilmente per il flusso aereo (35 voli quotidiani e 3 vettori), e il numero di richieste.
5 Tratte oggetto di rincari e biglietti aerei
Nello stesso periodo dello scorso anno, sono stati 5 i rincari più importanti sui biglietti aerei, non solo in Italia ma anche a livello intercontinentale ed europeo. L’arco di tempo di riferimento preso in causa è quello che va da gennaio a settembre del 2024, agli stessi mesi ma del 2025.
Il primo aumento – dell’8% – si è riscontrato nella tratta Catania – Milano, dove il costo medio di un singolo biglietto è stato poco più alto di 54€. Nonostante il volo Catania – Roma abbia registrato un prezzo inferiore al primo (circa 52€), il rincaro è stato ben più importante: ben il +16%.
All’elenco non manca la tratta Palermo – Roma, con una media di 52,5€ e un aumento pari all’11%. Mentre in termini di costo il trasporto più caro è quello Milano – Roma, dove la media è di 63,3€ (ma per fortuna un rincaro di appena il 5%).
L’analisi sul perché dei rincari
I rincari dei biglietti aerei potrebbero trovar spazio a molteplici cause, dall’incidenza sulle tasse (ne avevamo parlato nel confronto con l’America) alla minor offerta (supposta dal Corriere della Sera dopo un’attenta valutazione).
La conclusione è stata tratta dopo aver analizzato i dati pubblicati da Cirium, azienda specializzata negli insight derivanti dall’aviazione. Infatti le tratte sopra elencate hanno registrato una minor capienza dei posti, tra il 10% e addirittura il 19% in meno.
Questa situazione si allinea perfettamente alla recente indagine di Antitrust, specialmente nell’ingresso e nell’uscita da e per la Sicilia, dove c’è stata e c’è tuttora una sproporzione dei costi in determinati periodi dell’anno.
La società chiede inoltre alle compagnie aeree maggior trasparenza sui prezzi imposti sul biglietto, e una maggior chiarezza sul servizio offerto e la comparazione con il resto dei giorni o delle fasce orarie che garantiscono la tratta desiderata.