I rincari nel settore della scuola sono sempre più critici, ma secondo Federconsumatori c'è possibilità di poter risparmiare.
Con l’arrivo di settembre il rientro a scuola è sempre più vicino. Tuttavia, anche quest’anno non mancano i rincari che si espandono a macchia d’olio in ogni settore didattico.
Dall’aumento dei libri scolastici a quello degli accessori, è il risultato riportato da Federconsumatori, constatando una spesa di circa 658,20€ per ogni alunno (+1,7% rispetto all’anno precedente, 2024).
Rincari scuola
I rincari sulla scuola riportati da Federconsumatori non trovano d’accordo l’Associazione degli editori italiani, che reputa “fuorviante” lanciare un allarmismo generico ed importante.
Il miglior canale dove sarebbe possibile risparmiare restano i negozi online, e dall’indagine si evince un buon +3% rispetto ai libri venduti dalle GDO e il 21% sulle cartolibrerie.
Ma all’interno del report i prezzi maggiorati più significativi sono legati ai trolley, specialmente quelli hi tech (con caricatore esterno incorporato) e le cartelle pensate per alleggerire il carico dei libri, dove singolarmente potremmo quantificare fino a 137€.
Dall’elenco non si salvano gli accessori, dove un singolo quaderno potrebbe costare fino a 2€, un set di matite dai 7€ ai 10€ e gli astucci di marca che oscillano tra 27€ e 37€.
Rincari sulla didattica digitale
Con l’avvento del digitale, anche la scuola “pretende” che le famiglie possano investire in dispositivi informatici al fine di garantire uno studio al passo con i tempo. Federconsumatori a tal proposito una spesa media pari a 420€.
La quantificazione è stata presa considerando molteplici acquisti: dai software di base ai tablet/personal computer, dal microfono alla web cam.
Fonti e forme di risparmio
Federconsumatori suggerisce alle famiglie italiane – ma è un fenomeno già presente da anni – di risparmiare acquistando libri usati o ricorrere all’online. Ma non solo, perché sui social crescono sempre più gruppi nati per favorire gli scambi o vendite di seconda mano.
Non omettiamo le possibilità garantite da alcune Regioni e alcuni Comuni italiani, che prevedono dei bonus applicabili ai libri scolastici specialmente a favore dei nuclei familiari con un ISEE medio basso. Una misura indubbiamente positiva ma non sufficiente per ciascun allievo.
A tal proposito Giuseppe Valditara, ovvero il ministro dell’Istruzione e del merito, ha parlato di un’ipotetica detrazione del 19% da applicare all’acquisto dei libri, ma è soltanto un’idea che potrebbe esser concretizzata nella prossima manovra di Bilancio.
