I risultati del Referendum sulla legge elettorale in Valle d'Aosta premiano il Sì per pochissimi voti: alle Regionali ci saranno 3 preferenze sulla scheda

LA VITTORIA DELL’ASTENSIONE NEL REFERENDUM SULLA LEGGE ELETTORALE IN VALLE D’AOSTA

Il voto che di fatto “anticipa” le prossime Elezioni Regionali in Valle D’Aosta 2025 finisce con l’assoluta vittoria dell’astensione: i risultati del Referendum sulla legge elettorale approvata dal Consiglio della Valle d’Aosta vedono sì la vittoria del Sì sul No – seppur di pochissimo scarto – ma con il naufragare della partecipazione alle urne visto che hanno votato solo il 16% degli aventi diritto cittadini valdostani.



In termini pratici, dalle prossime Elezioni nella Regione autonoma a Statuto Speciale i cittadini voteranno con 3 preferenze nella scheda elettorale: di certo la data del Referendum regionale (senza bisogno del quorum) a 5 giorni da Ferragosto è quanto di più infelice possibile per una consultazione politica, a maggior ragione che era il primo referendum confermativo della storia di Aosta.



Referendum sulla legge elettorale in Valle d’Aosta: la scheda con il quesito (ANSA 2025, Thierry Pronesti)

La riforma della legge elettorale regionale – che di fatto reintroduce le tre preferenze con l’obbligo dell’alternanza di genere se si scrivono tutti e tre i nomi dei consiglieri – ha modificato il sistema di voto verso le Elezioni Regionali in Valle d’Aosta, con il via libera del Consiglio Regionale lo scorso febbraio 2025.

COSA SUCCEDE DOPO I RISULTATI E COME SI PREPARA LA VALLE D’AOSTA VERSO LE REGIONALI

Il referendum confermativo è stato poi richiesto da 7 consiglieri regionali dopo che una raccolta firme per chiedere il voto referendario era stata respinta per la mancanza del numero minimo di iscrizioni: si è giunti così al voto di ieri con i valdostani chiamati alle urne dalle 7 alle 22. Ma tra i 105mila cittadini aventi diritto, alla fine hanno partecipato al voto solo il 16%, ovvero 16.853 schede valide.



Referendum Valle d’Aosta verso le Regionali: il voto ai seggi (ANSA 2025, Thierry Pronesti)

I risultati del Referendum in Valle d’Aosta dopo l’apertura dello spoglio stamane sono dunque stati rapidissimi da calcolare: hanno votato per il Sì, ovvero per ripristinare le 3 preferenze nella legge elettorale, il 52,14% delle preferenze contro il 47,86% che invece hanno scelto il N0. Nota bene curiosa, nonostante la vittoria complessiva del Sì, nel capoluogo Aosta ha invece vinto nettamente il No con il 56% contro il 43% dei concordi alla legge.

Per la Regione Valle d’Aosta che è chiamata ufficialmente alle urne per le Elezioni Regionali 2025 il prossimo 28 settembre (in data unica, con spoglio risultati da lunedi 29 settembre), non è ancora detto che la novità votata nel Referendum confermativo varrà già da questa tornata di votazioni o dalle prossime: secondo quanto sottolineato dal coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Alberto Zucchi, i risultati di un referendum così “tiepido” per la cittadinanza rappresentano una sorta di «avviso di sfratto dal Comune per autonomisti e centrosinistra», visto che il dato su Aosta è stato ribaltato dagli elettori di tutti gli altri paesi e piccole città della Valle.

A puntare tutto sul No era stato il partito Alleanza Verdi-Sinistra e Azione VdA, mentre la Lega puntava alla libertà di voto e tutte le altre liste appoggiavano le ragioni del Sì con la riforma sulle tre preferenze complessive. Per la sinistra però i risultati non convincono e accusano il Presidente di Regione VdA di aver convocato il Referendum a Ferragosto per limitare la libertà di voto: «Testolin deve dimettersi, scelta arrogante votare il 10 agosto», lamenta una nota di AVS che contesta la volontà della Regione di approvare la legge considerata dalla sinistra «fuori tempo e inadeguata».