Roberto Burioni, virologo del San Raffaele, ospite come di consueto negli studi di Che Tempo Che Fa, su Rai Tre: si parla di covid ed in particolare dei vaccini
Consueto appuntamento nella puntata di ieri di Che tempo che fa, con Roberto Burioni, stimato virologo del San Raffaele di Milano. L’esperto si è concentrato sulle morti da vaccino covid, alla luce dei numerosi allarmi emersi nelle ultime settimane: ma sono tutti reali e attendibili? “Nel 2021 sono morti 166 giovani tra i 15 e 29 anni per Covid. In questa fascia di età, però nel 2021 sono aumentati i decessi per suicidi e per utilizzo di droghe….è di questo che dovremmo preoccuparci”, spiega Roberto Burioni in diretta tv su Rai Tre. E ancora: “Se il vaccino causasse problemi nei giovani, noi dovremmo vedere un aumento dei morti nel 2021, anno in cui si è vaccinato a tutto spiano. Invece nel 2021 i morti sono 1120, un numero praticamente uguale”. Il noto virologo ha ricordato come il vaccino contro il covid sia stato distribuito in ben 15 miliardi di dosi in tutto, e dopo questa massiccia somministrazione viene considerato “il farmaco più sicuro sulla faccia della Terra”.
Poi ha proseguito: “Chi diffonde bugie antiscientifiche sui vaccini si comporta in maniera irresponsabile. Questi disinformatori sono molto abili, perché sanno sfruttare a loro vantaggio alcuni meccanismi mentali: uno di questo è la paura. Gli antivaccinisti stanno diffondendo la falsa notizia che a causa delle vaccinazioni si starebbero verificando tra i giovani moltissimi malori improvvisi e mortali. Quando sentiamo le bugie degli antivaccinisti sui malori improvvisi dobbiamo lasciare da parte l’istinto e analizzare i dati, i numeri inoppugnabili con metodo e rigore”.
BURIONI: “L’UNICA COSA DI CUI AVERE PAURA QUANDO SI PARLA DI VACCINI…”
Burioni ha quindi snocciolato altri numeri: “I numeri ci dicono che in Inghilterra nella fascia tra i 15 e i 29 anni, dal 2015 al 2019, sono morti in media di malattia 1169 giovani: il vaccino contro il covid non era stato scoperto e possiamo prendere questi dati come una base. Nel 2021 i morti sono 1120, un numero uguale. Se ci concentriamo sulle morti dovuti a problemi cardiovascolari troviamo una situazione identica: 254 morti all’anno fino al 2019, quando non c’era il vaccino contro il covid, e 241 nel 2021, quando si vaccinava a tutto spiano. I numeri lasciano poco spazio alle bugie: il vaccino non ha aumentato in alcun modo la mortalità dei giovani. E nemmeno negli anziani. E’ un dato oggettivo”.
In conclusione Burioni ha spiegato: “Dare ascolto alla scienza è l’ultima strada percorribile. Il vaccino contro il covid dopo 15 miliardi di dosi somministrate è il farmaco più sicuro sulla faccia della Terra. Quando si parla di vaccini, l’unica cosa di cui aver paura è la paura stessa. Non ascoltate chi vi vuole spaventare”.