Terremoto politico in Calabria: il Presidente Roberto Occhiuto si è dimesso dopo le indagini per corruzione, ma si ricandida subito per le Regionali
TERREMOTO IN CALABRIA: SI DIMETTE (E SI RICANDIDA) IL PRESIDENTE OCCHIUTO
Non sembra avere fine questa estate di tensioni tra politica, magistratura e indagini varie: e così all’alba dell’ultimo giorno di luglio arriva la notizia da Catanzaro che terremota ulteriormente la corsa verso le prossime Elezioni Regionali 2025. Il Presidente di Regione Calabria Roberto Occhiuto si è infatti dimesso dalla sua carica dopo aver ricevuto un avviso di garanzia, annunciando subito dopo però di volersi ricandidare con il Centrodestra.
«Io ho chiarito ogni cosa, non ho nulla da temere dall’inchiesta giudiziaria», sottolinea Occhiuto in un video social dove mostra alle sue spalle i cantieri della metropolitana di Catanzaro. Da giugno il Presidente di Regione Calabria è indagato per corruzione ma avverte il rischio di protrarsi del caso giudiziario con conseguenze sulla gestione politica: «ho deciso così di dimettermi ma anche di ricandidarmi per far decidere ai calabresi il futuro di questa regione».

Occhiuto sfida l’elettorato e sottolinea che dovranno essere loto a decidere se fermare il lavoro iniziato nel 2021 (eletto un anno dopo la morte della Governatrice Iole Santelli) e che avrebbe dovuto concludersi nel 2026 con la scadenza naturale del suo primo mandato.
PERCHÈ OCCHIUTO SI È DIMESSO E DI COSA È ACCUSATO NELL’AVVISO DI GARANZIA
Per uno degli amministratori più importanti di Forza Italia a livello nazionale, le dimissioni arrivano al termine di una settimana che ha visto Roberto Occhiuto essere sentito dai magistrati di Catanzaro in merito all’inchiesta nata nel giugno scorso dove è indagato ufficialmente assieme all’amministratore di Ferrovie della Calabria (Ernesto Ferraro) e al suo ex socio Paolo Posteraro.
Come aveva già spiegato in un altro video dopo le indagini notificate due mesi fa, Occhiuto è sospettato di un sistema di corruzione con 4 società di cui era socio con Posteraro, ad oggi il capo della segreteria della deputata Fi Matilde Siracusano (che è anche la compagna del Governatore della Calabria, ndr).
Da Forza Italia a Lega e Fratelli d’Italia, dopo la notizia delle dimissioni di Occhiuto, è giunto il pieno sostegno per la ricandidatura nonostante l’avviso di garanzia: «ha fatto bene a dimettersi, meglio un passo dimetro che tenere la macchina ferma attendendo mesi di indagini», ha spiegato il vicepremier Matteo Salvini che sottolinea la giusta volontà di lasciare la scelta alla fiducia dei cittadini «e non ai magistrati».
Uscendo lo scorso 23 luglio dall’interrogatorio della Procura di Catanzaro, Occhiuto aveva sottolineato di aver chiarito l’intera sua posizione e di avere fiducia nel lavoro della magistratura: «Credo di aver chiarito ogni addebito e confido in una velocissima archiviazione», aveva aggiunto. Nel video social diffuso invece ieri sera Occhiuto punta il dito non tanto sulla magistratura («fanno il loro lavoro prezioso in questa regione complicata») ma sulla politica locale e regionale, «Ce l’ho con queste persone arrabbiate con la vita, che tifano per il fallimento della Calabria», e che secondo Occhiuto ora utilizzerebbero l’inchiesta come una sorta di “clava” «per poter uccidere politicamente il Presidente della Regione».
QUANDO SI PUÒ VOTARE LE REGIONALI IN CALABRIA: TUTTE LE IPOTESI
Secondo il Governatore dimissionario, la decisione di dimettersi ora ad un anno dalla scadenza del mandato è per evitare di essere trascinato in un lento stallo politico dovuto all’inchiesta che proseguirà: la Calabria, conclude Roberto Occhiuto nel video affidato ai propri canali social, ha avviato un percorso che «finalmente la sta facendo diventare una Regione che non è più in ginocchio rispetto alle altre Regioni».
Resta ora da capire il “terremoto” Calabria cosa produrrà in termini di scenari politici dato che da qui a fine anno già sono attese ben 6 votazioni per le Regionali 2025, tra l’altro con nodi ancora aperti sui candidati sia nel Centrodestra che per il campo largo di sinistra. Veneto, Campania, Puglia, Marche, Toscana, Valle d’Aosta e ora anche Calabria: non è ancora chiaro se sarà deciso un unico Election Day o si andrà in ordine sparso da fine settembre fino a inizio dicembre.
In termini pratici, Occhiuto la prossima settimana presenterà ufficiali dimissioni in Consiglio Regionale e solo dopo la presa d’atto della giunta, sarà stabilita la data delle Elezioni Regionali Calabria 2025: sempre però che il Governo non decida un’unica data per il voto in autunno.
