Maltempo in arrivo su tutta l’Italia: da domenica notte il ciclone Cleopatra inizierà a colpire la Penisola, principalmente Lazio, Campania, Friuli Venezia Giulia e Sicilia. Le previsioni meteorologiche prevedono che dalla giornata di lunedì 15 ottobre Roma sarà interessata, per 24/36 ore, da precipitazioni abbondanti ed intense. La Protezione civile ha dato l’allarme, invitando i cittadini a limitare gli spostamenti a partire da lunedì: “Chiediamo ai cittadini che non ne hanno necessità di non spostarsi, soprattutto nel pomeriggio di lunedì: gli spostamenti sono il momento in cui gli eventi calamitosi causano i maggiori danni”, ha detto Francesco Gabrielli, capo della Protezione Civile. La Protezione civile si aspetta “una perturbazione importante” che potrebbe portare a “eventi estremi, soprattutto nelle zone centrali tirreniche”, si teme infatti che le piogge possano causare le piene del Tevere e dell’Aniene. In più gli incendi estivi hanno reso più fragile il suolo e si potrebbero verificare smottamenti. Venerdì 12 ottobre mattina tutte le strutture operative comunali si sono incontrate a Porta Metronia per organizzare i lavori e garantire un intervento il più rapido possibile in caso di emergenza. La Protezione civile di Roma, sotto la guida di Tommaso Profeta, ha già messo in atto delle azioni preventive nelle zone maggiormente interessate da possibili inondazioni: “All’Infernetto predisporremo un argine di sacchetti lungo 300-400 metri. I mezzi sono già al lavoro per lo sturamento delle cavitoie nei punti più critici”. In più sono già state date alcune indicazioni ai cittadini della capitale: “Evitare gli spostamenti, svuotare gli scantinati rimuovendo in particolare le merci deperibili, spostare le macchine parcheggiate nelle zone a rischio”. La Protezioni civile chiede la collaborazione della popolazione a seguire le indicazioni che verranno date a partire dal limitare gli spostamenti a quelli strettamente necessari, ponendo i propri veicoli in zone non raggiungibili da eventuali allagamenti, anche per agevolare gli interventi di soccorso.
Nonostante ci si trovi davanti a “una quadro non rassicurante”, non bisogna “entrare nel panico ma nell’ordine di idee che questi fenomeni sono sempre più frequenti”.