“In tre-quattro anni, attraverso riforme radicali, tireremo il Lazio fuori dall’emergenza. Ma non solo tagliando ma cambiando il modello sanitario”. Promessa di Nicola Zingaretti. Il governatore – intervenuto a “Uno Mattina” – ha affrontato il nodo-sanità, la maggiore emergenze che la Regione Lazio si trova ad affrontare. Si parla di undici miliardi di buco e sette miliardi di debiti con le imprese. “L’obiettivo è portare il Lazio fuori dall’emergenza – ha spiegato il governatore -. Ora tutte le risorse della fiscalità sono impegnate a coprire il disavanzo. E non ci sono soldi per sviluppo, giovani e lavoro”. Ma “in tre-quattro anni, attraverso riforme radicali, tireremo il Lazio fuori dall’emergenza. Ma non solo tagliando ma cambiando il modello sanitario”. Il problema – secondo Zingaretti – è che “si sono tagliati solo i posti letto. Esistono solo gli ospedali o i Pronto soccorso. Non c’è nient’altro”. Certo, i 540 miliardi sbloccati dal governo sono “una boccata d’ossigeno” per la Regione e “ci permetteranno di aprire quella stagione nella quale non si taglia ma si cambia la forma dell’assistenza sanitaria”. L’idea di Zingaretti è “costruire una sanità sul territorio. Accettando i malati anche fuori dalla struttura ospedaliera”.
Ma a essere “malato” è anche il rapporto tra politica e sanità: “Spesso ci sono potenti lobby economiche” denuncia Zingaretti. E rilancia: “Bisogna valorizzare il merito. Abbiamo istituito una commissione terza che valuterà i curricula con criteri che hanno di molto alzato i requisiti per partecipare ai bandi. Poi è previsto un colloquio. E solo dopo la creazione di una lista ristretta. Dobbiamo portare i migliori dirigenti nel Lazio. Ai posti di comando vogliamo i migliori. Se invece ci mettiamo gli amici degli amici…”.
E poi bisognerà agire sul “controllo e la verifica delle prestazioni offerte. Servono regole di ingaggio vincolate al raggiungimento degli obiettivi che potranno essere anche motivo per rimuovere chi non ha operato bene”. Tra le prime azioni della giunta Zingaretti c’è stato un taglio ai costi: “Abbiamo già tra tagliato 230 milioni di spese” e “abbiamo introdotto norme di trasparenza. Tutte le spese saranno on-line”.
(Marinella Bandini)