Nel Lazio a partire da dicembre il sabato e la domenica, in ogni municipio,saranno aperti gli studi dei medici di base. Inoltre si dirà addio alla ricetta rosa di carta, tutto sarà informatizzato e i farmacisti potranno controllare le ricette online, tramite il codice fiscale. «La fase sperimentale durerà 30 giorni, a partire dal primo novembre, nelle Asl di Viterbo e nell’Asl Roma D, limitatamente al territorio del Comune di Fiumicino. Il medico rilascerà al paziente solo un promemoria con i dati ed il codice fiscale che ha inserito nel sistema nazionale. La farmacia verificherà e dunque confermerà rilasciando i medicinali prescritti. Sparirà quindi progressivamente la classica ricetta rosa (cartacea) contenente le indicazioni di visite, esami o farmaci. Questo sistema genera oggi 90 milioni di ricette cartacee ogni anno», spiegano dalla regione. Altre le novità presentate questa mattina dal governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, e dal direttore della Sanità, Alessio D’Amato, per i 400 pazienti cronici assistiti in regione: per loro sono previsti dei percorsi terapeutici assistenziali. In pratica «Ad ogni percorso sarà associato un pacchetto di esami da svolgere nel corso dell’anno». In più dal primo dicembre il medico dovrà indicare la classe di priorità: U per urgente (da fare in 72 ore), B per urgenza breve (10 giorni), D per differibile (30 giorni massimi per le visite, 60 per le prestazioni ambulatoriali), P senza priorità (per i pazienti cronici). «Si tratta di un accordo storico con i medici di medicina generale. Una rivoluzione: nella sanità del Lazio cambia tutto», ha commentato Zingaretti. Le sigle sindacali coinvolte sono Fimmg, Smi, Snami, Intesa sindacale. (Serena Marotta)