Sono ore critiche a Roma: la capitale, in stato di massima allerta, è stata colpita da una violenta perturbazione che ha portato la prefettura a chiudere le scuole cittadine. E la pioggia continua a cadere copiosa. La viabilità risente di allagamenti e i vigili del fuoco, insieme alla Protezione civile, lavorano per la messa in sicurezza delle strade (tra alberi e rami caduti). In mattinata sono state chiuse (e poi riaperte) quattro stazioni della metro; in più si sono allagate anche le stazioni della nuova Metro C, la cui inaugurazione (già rimandata lo scorso 11 ottobre) è in programma domenica 9 novembre. Al momento non si hanno conferme e notizie certe, ma sembra assai difficile che si possa procedere con il varo della nuova linea. A pagare le spese del meteo avverso le stazioni di Giardinetti e Grotte Celoni.
La Metro C a Roma dovrebbe essere inaugurata entro il prossimo 9 novembre, ma il sindaco Ignazio Marino ci va cauto: “La annuncerò quando salirò sul treno. Spero a breve”. Si inizierà con l’apertura della prima tratta che collegherà Monte Compatri/Pantano con il Parco Centocelle. L’inaugurazione doveva avvenire l’11 ottobre scorso ma era arrivato lo stop della Commissione di collaudo, istituita presso il ministero dei Trasporti, che non aveva dato il nulla osta previsto il 7 ottobre. C’erano parecchie cose da sistemare: le scale mobili, gli ascensori e soprattutto l’impianto anti- incendio, ma adesso sembra che stia arrivando al giorno tanto atteso. Non appena sarà aperta, la linea C nella prima fase sarà attiva dalle 5.30 alle 18.30 e sarà previsto un treno ogni 12 minuti. Intanto fino al 25 novembre i bus dell’Atac continueranno a circolare. Dopo l’annuncio del possibile stop confermato dal primo cittadino ieri, si attende l’udienza fissata per il pignoramento dei conti dell’azienda (77 milioni di euro), chiesto dalla Tevere Tpl, la società che ha in appalto le linee periferiche e notturne, per un contenzioso. Il pignoramento era stato notificato all’azienda il mese scorso per un contenzioso con Roma Tpl per il periodo dal primo gennaio 2006-31 dicembre 2010. La vicenda risale al contratto di servizio che Atac aveva stipulato con Roma Tpl per il quale quest’ultima aveva chiesto un adeguamento. Tra ricorsi e accuse, adesso l’azienda rischia lo stop. (Serena Marotta)