Cresce, anche se non con estrema velocità, la bagarre attorno alle primarie Pd a Roma 2016, la consultazione degli elettori del centrosinistra per identificare un candidato unico da presentare alle elezioni della Capitale tra le più importanti degli ultimi trent’anni. La città versa in uno stato comatoso dopo le ultime due gestioni fallimentari con la spettrale presenza di Mafia Capitale a far da contorno. Ebbene, il dibattito è iniziato e i sei candidati (3 nel Pd, 3 outsider nel centrosinistra alternativo) hanno cominciato a preparare (con qualche ritardo) i programmi da presentare ai cittadini in questi giorni per la consultazione del 6 marzo prossimo. A parlare, dopo le dichiarazioni di Roberto Morassut (candidato sindaco della minoranza dem) sulla necessità di un confronto pubblico sullo stile delle primarie di Milano, è ora Roberto Giachetti, renziano e favorito nel lotto di nomi dem: «A Morassut che mi chiede un confronto pubblico, ho risposto così: Caro Roberto, come ho già detto, sono anch’io convinto che un confronto tra i 6 candidati alle primarie sia doveroso e utile. Attendo di sapere dal comitato organizzatore, giorno, luogo e ora dell’incontro. Vale anche per me la stima di sempre, a presto e buona campagna elettorale a tutti noi», scrive su Facebook il candidato renziano. Doveroso e utile, lo definisce il confronto che arriverebbe comunque in ritardo rispetto ad altre primarie ma che almeno presenterebbe alla città di Roma alcuni punti dei programmai in modo da fornire qualche indicazioni agli elettori per il voto del 6 marzo.