Roman Abramovich, uomo d’affari russo, ha chiesto un risarcimento da più di 1 milione di dollari in tribunale alle autorità dell’UE, come spiegato dal Wall Street Journal, che cita fonti fidate. L’imprenditore, ex proprietario del Chelsea, ha deciso di sfidare l’Europa dopo l’imposizione di sanzioni contro di lui. Ha chiesto inoltre che il Consiglio europeo trasferisca 1 milione di dollari a una fondazione di beneficenza creata dall’uomo d’affari dopo la vendita della squadra di calcio del Chelsea.
Il 10 marzo scorso, l’imprenditore Roman Abramovich è stato incluso nell’elenco delle sanzioni da parte del Regno Unito. Il 15 marzo anche l’Unione Europea ha introdotto restrizioni nei confronti dell’imprenditore. Come osserva il Wall Street Journal, la revoca delle sanzioni dell’UE è stata richiesta anche da un altro uomo d’affari russo, Alisher Usmanov. Infatti le conseguenze finanziarie delle sanzioni potrebbero portare al fallimento di tre delle sue società, con ripercussioni sulla vita dei dipendenti e delle loro famiglie. Il tribunale ha però respinto tale richiesta. Usmanov è incluso nell’elenco delle sanzioni dell’UE dal 28 febbraio.
La richiesta di Abramovich
Abramovich, ex patron del Chelsea, è stato costretto a lasciare il club e a metterlo in vendita dopo l’imposizione di sanzioni. L’imprenditore ha acquistato il Chelsea nel 2003 per circa £ 140 milioni dall’inglese Ken Bates. A maggio, l’uomo d’affari russo ha venduto il club ad un consorzio dell’uomo d’affari americano Todd Boeli per 4,25 miliardi di sterline (5,34 miliardi di dollari). Secondo le imposizioni del governo britannico, però, l’imprenditore stesso non ha ricevuto i soldi raccolti per il club. Per questo motivo Abramovich ha deciso di donare i soldi della vendita della società Blues ad un fondo di beneficenza che fornirà assistenza ai rifugiati dall’Ucraina.
L’imprenditore, che ha richiesto il risarcimento di oltre 1 milione di euro alle autorità dell’UE attraverso il Tribunale, contestando le sanzioni contro di lui, ha chiesto al Consiglio europeo di trasferire il pagamento al fondo di beneficenza istituito da lui stesso dopo la vendita del Chelsea, rivela il Wall Street Journal.