Rosanna Vaudetti e l’inizio in tv: l’appellativo regalatole da Alberto Sordi
Storica annunciatrice Rai, per la quale ha lavorato dal 1961 al 1998, Rosanna Vaudetti ha concesso un’intervista a I Fatti Vostri nella puntata di oggi. In studio la celebre ‘Signorina Buonasera’ ha raccontato come nacque questa opportunità televisiva: “È iniziata perché cercavo un lavoro. Io ho pensato di poter fare l’annunciatrice radio ad Ancona, e così ho letto sul Radiocorriere che c’era un bando per preparare gli annunciatori. Ho scritto, mi è andata bene, ho fatto questo corso, sono rimasta senza posto e allora, invece di fare la radio, ho fatto la tv“.
Dopo alcuni corsi di dizione, la Vaudetti approdò in Rai e ricevette da Alberto Sordi un appellativo simbolico: “Io ero ‘Vaudetti annunci perfetti’, me l’aveva dato Alberto Sordi. Quando venne per ‘Storia di un italiano’, chiese di avere un’annunciatrice al fianco e chiese proprio di me, perché in quel periodo presentavo molti festival cinematografici. Alla fine abbiamo fatto questi sketch divertenti, peccato che li avevano cancellati. Alla fine mi regalò lo slogan: ‘Vaudetti annunci perfetti’“.
Rosanna Vaudetti e Alberto Sordi, l’annunciatrice nega il flirt con l’attore
All’epoca Rosanna Vaudetti fu, proprio con Alberto Sordi, al centro del gossip. L’annunciatrice tuttavia nega di aver avuto una relazione con il celebre attore: “No, però lui si divertiva perché vedeva che, facendomi i complimenti, mi metteva in imbarazzo. Una volta eravamo tutti quanti a pranzo a Taormina, io mi ritirai in camera e vedo che Alberto Sordi mi segue. Allora io comincio a correre, alla fine lui mi raggiunge e mi dice: ‘Vaudetti, ma mica ti sto a fare la corte, io faccio così perché ti metto in imbarazzo’. Quindi ci siamo messi a ridere tutti e due“.
Nel corso della sua esperienza in tv, la Vaudetti rivela di aver avuto numerosi ammiratori che le inviavano regali e messaggi: “Mandavano belle poesie, facevano bei ritratti, era un modo di fare la corte molto elegante, c’era affetto. Non era una cosa morbosa, noi la parte che interpretavamo era quella di una persona di famiglia che annunciava con educazione i programmi“. Fu un regalo di un ammiratore, in particolare, a lasciarla senza parole: “Un signore mi mandò il testamento olografo, fu imbarazzante perché mi lasciava tutti i suoi averi. Io non gli ho risposto, perché se i suoi avessero saputo questa cosa, sarebbero rimasti mortificati. Lui diceva, nella lettera d’accompagnamento, che passava più tempo con me che con i propri cari. Lui si metteva di fronte alla tv, mangiava, io dicevo ‘buonasera’ e lui rispondeva ‘buonasera’“.