La grande veglia di preghiera in Vaticano: il Santo Rosario per la pace con Papa Leone XIV in Piazza San Pietro, ecco come seguirlo. La speranza di Maria
LA GRANDE VEGLIA DI PREGHIERA CON IL PAPA PER RIAFFERMARE L’URGENZA DELLA PACE: ECCO COME SEGUIRLA (E DOVE)
Quando Papa Leone XIV aveva indetto nella giornata del 11 ottobre 2025 il Santo Rosario per la Pace ancora gli accordi in Medio Oriente non erano stati raggiunti e anzi, sembrava che il dramma a Gaza e in tutta la Terra Santa fosse lontanissimo dal suo “sbrogliarsi”.
Ma le preghiere e i continui, instancabili, appelli della Chiesa – oltre alla straordinaria rete di aiuti in Medio Oriente per sostenere i civili innocenti colpiti dalla guerra Israele-Hamas – ora finalmente hanno raggiunto un primo importante obiettivo che già riempie di speranza il cuore di molti: il cessate il fuoco in vigore dalla sera di giovedì predispone alla cerimonia della firma in Egitto per lunedì prossimo, 13 ottobre 2025.

Con l’occasione del Giubileo della Spiritualità Mariana, e all’interno del mese di ottobre dedicato alla preghiera della pace, Papa Leone XIV ha dunque invitato l’intera comunità cristiana di Roma alla celebrazione del Santo Rosario per la pace per il pomeriggio di oggi in Piazza San Pietro. L’appuntamento con il Santo Padre è fissato alle ore 18, con possibilità di seguire la Veglia del Giubileo di Maria in diretta tv su Rai 1 e Tv2000, ma anche in diretta video streaming sui canali social di Vatican News.
IL SANTO ROSARIO, IL GIUBILEO DELLA SPIRITUALITÀ DI MARIA, I “VENTI” DI PACE E SPERANZA
Nella giornata che unisce l’anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II (era l’11 ottobre 1962 con Papa Giovanni XXIII a presiederlo, ndr) e la grande Veglia di preghiera per il Giubileo della Spiritualità della Madonna, il Rosario per la pace rappresenta un momento di intensa unità cristiana per quella pacificazione che non solo in Medio Oriente risulta essere sempre più urgente.
Una pace vera, duratura, giusta e che segua la logica del perdono di Cristo piuttosto che quella di una “resa dei conti” (come ha brillantemente sottolineato il Patriarca di Gerusalemme, Card. Pizzaballa, nella lettera per il 7 ottobre a tutta la Terra Santa). Una pace che segue il Mistero del Signore davanti ad un mondo in fiamme e una Chiesa, unica, a testimoniare il perdono e l’amore contro ogni tipo di guerra, violenza e sopruso.

L’appello di Papa Leone XIV all’Udienza Generale del 24 settembre scorso ha visto al centro proprio quella intensa preghiera da vivere in realtà ogni singolo giorno in famiglia o in comunità: nella giornata di domani poi sempre il Pontefice celebrerà la Santa Messa in diretta dal Vaticano proprio a conclusione del Giubileo per la Spiritualità mariana.
Nell’annesso Angelus di mezzogiorno richiamerà forte l’accento sulla pace da invocare per Gaza, l’Ucraina, il Sudan, il Nicaragua e tutti gli altri terribili teatri di guerra sparsi per ogni angolo del globo. I primi “venti” di pace sono giunti con la firma dell’accordo al piano di Trump, una speranza che si spera possa allargarsi dal Medio Oriente fino al resto del mondo sofferente e bisognoso di vita.
