70 bambini sono stati ricoverati al Pronto Soccorso per sospetto focolaio da rotavirus a Lerici. In attesa di accertamenti il sindaco avanza l'ipotesi di una connessione col sistema fognario
La vicenda risale al 20 agosto scorso, quando 70 bambini, dopo aver fatto il bagno in mare sono finiti al pronto soccorso per serie gastrointeriti che sembrerebbero da ricondurre al rotavirus. A seguito di ciò due spiagge del comune di Lerici, in Liguria, la Venere Azzurra e San Terenzio, sono state chiuse per i dovuti accertamenti. Nel frattempo anche il sindaco attende chiarimenti da parte dell’Asl territoriale in modo da poter informare i residenti e i turisti, e in modo anche da poter definire con chiarezza i sintomi e le possibili cause. Il fatto ha fatto anche accendere i riflettori sulla necessità della vaccinazione anti-rotavirus.
Il rotavirus, se fosse confermato, si manifesta proprio con sintomi da virus gastrointestinale accompagnati anche da febbre come ha confermato l’ospedale Bambin Gesù. Nei bambini molto piccoli (tra i 6 e i 24 mesi) il virus può causare una diarrea grave e disidratazione. L’infezione è però pericolosa solo quando provocata dai rotavirus A (e in misura minore da quelli B e C). L’aver contratto il virus una volta non dà in ogni caso immunità sufficiente. Ma le infezioni che si contraggono negli anni successivi e in età adulta tendono a presentarsi in forma più leggera. Questo è quanto sappiamo sul rotavirus.
ROTAVIRUS DIFFUSO TRAMITE IL SISTEMA FOGNARIO?
Il sindaco di Lerici, Leonardo Paoletti, è intervenuto per fare il punto della situazione: “la tutela della salute prima di tutto. Perché ora? Perché prima, quando sono avvenuti i casi, non ci è stato comunicato nulla. Siamo stati contattati solo due giorni fa, il primo settembre. E abbiamo chiuso le spiagge. Probabilmente si poteva procedere prima, con queste indagini sul potenziale focolaio? Non è avvenuto. E noi siamo rispettosamente in attesa di capire cosa accadrà.”
Il primo cittadino ha avanzato l’ipotesi al Quotidiano Nazionale che ci potesse essere una connessione tra la malattia e il sistema fognario delle spiagge. Lo stesso ha chiarito però che la gestione delle fognature è responsabilità della Provincia in collaborazione con l’Acam, annunciando l’intenzione di cercare ulteriori informazioni e un incontro con i vertici politici e tecnici della Provincia per affrontare la questione, indipendentemente dalle indagini sanitarie in corso. E in attesa della comunicazione della riapertura delle due spiagge il sindaco ha chiesto intanto di effettuare la pulizia delle fognature di San Terenzio.