In Cina è stato scoperto un nuovo virus, simile al coronavirus. A scoprirlo sono stati i ricercatori della Shandong First Medical University e della Shandong Academy of Medical Sciences di Taian. Hanno individuato, infatti, in un pipistrello presente nella regione un nuovo ceppo virale, simile al 94,5 per cento a Sars-CoV-2. Il nuovo virus, che gli scienziati hanno chiamato RpYN06, condivide gran parte del patrimonio genetico del predetto. Il loro timore è che possa verificarsi un nuovo salto di specie da una delle tante varianti presenti in animali come questo. I ricercatori hanno esaminato 411 campioni raccolti da 23 specie di pipistrelli che si trovano nella provincia dello Yunnan, in Cina, tra il 2019 e il 2020.
Ebbene, hanno trovato quattro virus correlati a Sars-CoV-2. Oltre a quello chiamato RpYN06, ce ne sono tre che hanno una sequenza quasi identica a Sars-CoV-2. Il team, guidato da Weifeng Shi, ha spiegato che questi “parenti” del coronavirus circolano nelle specie selvatiche in un’ampia zona del sud-est asiatico e della Cina meridionale.
RPYN06, NUOVO VIRUS QUASI UGUALE A SARS-COV-2
Questo studio non solo evidenzia la diversità dei virus dei pipistrelli, ma rende ancor più palese la necessità di una sorveglianza per coprire un’ampia gamma di animali selvatici che vivono in questa regione, così da scongiurare le continue fuoriuscite di virus dagli animali agli esseri umani. Questo studio non sorprende, in quanto già a febbraio un gruppo di ricercatori dell’Università di Singapore aveva scoperto RacCS203, un altro virus “parente” del coronavirus, individuandolo nel sangue di cinque pipistrelli thailandesi. Ma in quel caso, come evidenziato da Il Giornale, la somiglianza genetica era leggermente più bassa, cioè pari al 91,5%. Quel virus però era a sua volta correlato ad un altro coronavirus, chiamato RmYN02, che invece somiglia al 93,6% al genoma di Sars-CoV-2 ed era stato trovato in una specie di pipistrello diffusa sempre nello Yunnan. Si tratta, quindi, di altri indizi di come i pipistrelli siano coinvolti nella pandemia Covid-19, ma anche elementi che evidenziando ulteriormente il pericolo di un nuovo salto di specie.