Ruggero Freddi, ex attore dei film porno, diventato professore alla facoltà di ingegneria dell’Università La Sapienza di Roma, attraverso una lettera scritta a Dagospia, racconta le difficoltà che ha dovuto affrontare sul lavoro da quando il suo passato da attore di film per adulti, è venuto a galla. “Recentemente sono stato vittima di un grave abuso da parte dell’università La Sapienza”, scrive Ruggero Freddi nella lettera. Il professore universitario racconta di aver ottenuto, tra ottobre e novembre, la co-docenza del corso di analisi 1 per ingegneria gestionale. Per 100 euro di corso avrebbe dovuto percepire 4mila euro. Dopo 60 ore di corso, però, senza alcun preavviso, il professor Freddi è stato sostituito da un altro docente interno. Di fronte a ciò Ruggero Freddi ha chiesto spiegazioni al rettore chiedendo anche di essere pagato per il lavoro svolto senza, tuttavia, ottenere risposta alle sue richieste.
Ruggero Freddi: “lascio la carriera di professore universitario. Il mio passato da attore porno pesa”
Per difendere la propria professionalità. Ruggero Freddi ha così avviato l’iter giuridico presentando una vertenza agli organi competenti. “La mia ribellione a questo sopruso è stata punita facendomi arrivare ultimo ai bandi per l’assegnazione di incarichi di insegnamento ai quali ho partecipato in seguito. Quindi non sto più lavorando. Sfortunatamente questa situazione è solo il culmine di un atteggiamento discriminatorio nei miei confronti iniziato nel momento in cui la mia storia è divenuta mediatica”, scrive il professor Freddi nella lettera a Dagospia. L’ex attore porno, inoltre, svela che a causa dell’attenzione che i media hanno dedicato alla sua storia, nei suoi confronti è cambiato l’atteggiamento dei colleghi al punto che, ad oggi, ha maturato la decisione di dire addio alla carriera accademica. “Ormai ho maturato la decisione di abbandonare la carriera accademica perché è evidente che nonostante avermi Laureato 2 volte con lode e dottorato con valutazione “ottimo” l’università “La Sapienza” in me vede solo una troia che farebbe bene a dedicarsi ad altro”, spiega ancora aggiungendo di non aver mai subito discriminazioni da parte dei colleghi grazie ai quali è riuscito ad ottenere anche dei corsi.