Ruini: "Fine vita? Meglio nessuna legge che una cattiva"/ "Serve il ritorno della Chiesa dei valori"

Il cardinale Camillo Ruini è molto preoccupato per il dibattito in corso in Italia sul fine vita, ritenendo che si stia tornando a negare che la vita sia sacra, dal concepimento alla fine naturale. Ne ha parlato in un’intervista a La Stampa, spiegando di temere che quella a cui si arriverà «sarà purtroppo una cattiva legge».



Le sue paure sono dettate da un’«aggressività» e dal desiderio di «legittimare di fatto l’eutanasia», ma il presidente emerito della Cei ribadisce che è eticamente inaccettabile sopprimere una vita.

A preoccuparlo è anche lo scenario del dibattito, che non ritiene «né buono né rassicurante». Per Ruini non si può accettare il suicidio assistito, e si è soffermato anche sulle cause di questo orientamento: volge lo sguardo al Nord Europa, dove «soffia un vento contrario alla vita».



Il cardinale Camillo Ruini prima della messa di chiusura della XIV Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi (Foto 20215 ANSA/ETTORE FERRARI)

Punta il dito contro il Belgio e i Paesi Bassi ed esprime il timore che l’Italia non riesca, politicamente, a difendere quei valori che considera non negoziabili e che rischiano di scomparire: cita il divorzio e l’aborto, e osserva che ora tocca al fine vita. «Per questo – sostiene – serve il ritorno della Chiesa dei valori», e, fortunatamente, secondo Ruini, non mancano segnali positivi.

I GIUDIZI DI RUINI SULLA POLITICA ITALIANA

L’intervista è destinata a far discutere anche per i giudizi espressi sulla politica italiana. Infatti, nelle scorse ore Il Giornale ha riportato una confidenza fatta a persone a lui vicine in merito al titolo, in cui si fa riferimento alla bocciatura di Pier Silvio Berlusconi come successore del padre e alla promozione del governo Meloni.



Nel corso del suo colloquio ha parlato dell’amicizia che lo legava a Silvio Berlusconi e ha escluso l’ipotesi di una discesa in campo politico del figlio, mostrandosi scettico sulla possibilità che possieda lo stesso talento.

Invece, è molto positivo il giudizio sulla premier Giorgia Meloni, «che è davvero molto brava». Apprezza anche la scelta di avere come sottosegretario il «giurista cattolico di indubbio spessore» Alfredo Mantovano.

LE GUERRE E IL PIANO DI PUTIN

Non poteva mancare, nell’intervista, una riflessione sui conflitti mondiali: «L’orrore in Palestina ha superato ogni limite», eppure, per Ruini, il peggio è passato grazie alle pressioni americane. In merito al nuovo Papa, il cardinale – considerato un pilastro del Vaticano – ritiene che possa ricucire gli strappi e unire la Chiesa. Dunque, si dichiara soddisfatto della sua impostazione, anche per quanto riguarda le guerre, che definisce una sconfitta per tutti.

Il Vaticano può essere un terreno di dialogo anche per Russia e Ucraina, ma Ruini è scettico sul fatto che Putin accetti di negoziare con Zelensky a Roma. Ma ha anche evidenziato che l’obiettivo del presidente russo è distruggere l’Ucraina, per cui solo se la NATO riesce a fargli capire che non può vincere, allora può davvero fermarsi, altrimenti andrà avanti.