La Russia è stata promossa tra i paesi ad alto reddito dalla Banca Mondiale: la guerra ha spinto la crescita del PIL generale e di quello pro capite
Le famose sanzioni imposte dell’occidente alla Russia per l’invasione dell’Ucraina nel 2022 non sembrano aver ottenuto quell’effetto distruttivo che molti paventavano tre anni fa e l’economia di Mosca ha continuato a crescere in misura nettamente superiore a buona parte dei paesi che le hanno imposte: una realtà che da tempo era già evidente e sotto gli occhi di chiunque, ma che ora ha ottenuto una nuova riconferma dalle stime della Banca Mondiale che ha recentemente inserito – nell’ultimo rapporto, pubblicato ad inizio mese – la Russia tra i ‘paesi ad alto reddito‘ promuovendola in questa categorizzazione per la prima volta dal 2015 a questa parte.
Le ragioni per cui la Russia è stata inserita tra i paesi ad alto reddito sono piuttosto semplici e riconducibili all’importante crescita del PIL tra il 2022 e il 2023: secondo la Banca Mondiale – infatti – il Prodotto interno lordo russo è aumentato a livello generale del 3,6% e a livello nominale addirittura del 10,9% trainato principalmente dalla guerra che ha portato ad un’ottima ripresa del commercio (+6,8%), dall’edilizia (+6,6%) e della finanza (+8,7%); il tutto pari ad un PIL pro capite di addirittura 14.250 dollari rispetto ai 12.830 del 2023.
Le stime della Banca Mondiale sulle economie: oltre alla Russia, promosse anche Bulgaria, Palau ed Ucraina
Di fatto, guardando allo storico del PIL pro capite in Russia l’attuale risultato è tra i più alti degli ultimi 20 anni, inferiore solamente ai 15.160 dollari registrati nel 2013 e ai 14.590 dell’anno successivo, con il Fondo monetario internazionale che stima un’ulteriore crescita del PIL generale pari all’1,5% durante il 2025 e ancora dello 0,9% nel corso del prossimo anno: non a caso, attualmente – e torniamo al parare della Banca mondiale, riportato da AltreNotizie.org – la Russia si può considerare a tutti gli effetti la quarta economia mondiale, sorpassando il Giappone.
La crescita del PIL della Russia – peraltro – risulta essere nettamente superiore a quella di tutte le altre 57 economie che dal 2022 a questa parte hanno imposto pesantissime sanzioni contro il Cremlino; mentre oltre alla Federazione russa, la Banca Mondiale ha anche promosso – in questo caso tra i paesi a reddito medio-alto – Bulgaria, Palau ed Ucraina, declassando tra quelli a reddito medio-basso solamente la Cisgiordania e Gaza.
