Il monito del segretario generale NATO Mark Rutte sul prossimo incontro Putin-Trump: lo scambio dei territori e le garanzie per l'Ucraina
I TERRITORI OCCUPATI DALLA RUSSIA E IL POSSIBILE “SCAMBIO” CON L’UCRAINA: COSA DICE IL N.1 DELLA NATO
A dirlo esplicitamente è stato il Presidente americano Donald Trump ma che qualcosa nell’aria sul possibile “scambio di territori” tra Ucraina e Russia in realtà è ben nota da tempo: ipotesi scartata finora tanto da Zelensky quanto dallo stesso Putin. Con il vertice organizzativo in Alaska il prossimo 15 agosto 2025 qualcosa potrebbe però essere variato, almeno nelle intese di base tra le due diplomazie. A farlo intuire l’intervento del segretario generale della NATO, l’ex Premier olandese Mark Rutte, in una lunga intervista alla ABC News proprio sull’imminente summit internazionale tra Putin e Trump.
Parlando dei vari territori ucraini nell’Est che la Russia controlla già oggi dopo l’inizio della guerra tre anni e mezzo fa, il capo dell’Alleanza Atlantica ritiene fondamentale chiarire durante il vertice in Alaska come poter procedere con il cessate il fuoco, specie cosa possa significare in termini di garanzia di sicurezza per Kiev: sul fronte territoriale però, ribadisce il segretario Rutte, si deve trattare la possibilità di riconoscere – magari in un futuro accordo post-Alaska – «che la Russia controlla de facto una parte del territorio dell’Ucraina».

Secondo il leader della NATO, tale riconoscimento deve avvenire – eventualmente – in modo effettivo, e non con un mero riconoscimento politico “de jure”, mentre lato Kiev il monito di Zelensky è di respingere ogni richiesta di cessione dei territori nel Donbass, chiedendo invece di far parte del tavolo dei negoziati già da venerdì.
RUTTE: LA SFIDA A PUTIN E LA PACE GIUSTA PER L’UCRAINA
Come già ha spiegato ieri il Presidente Trump, confermando l’anticipazione data dal vicepresidente Vance, dal summit in Alaska non sarà presente il leader dell’Ucraina in quanto gli Stati Uniti starebbero mettendo a punto la proposta di un vertice trilaterale con Zelensky, Putin e lo stesso tycoon per mettere a punto il vero negoziato di pace. E che dunque, l’incontro in Alaska rappresenta una sorta di preambolo per delle vere trattative successive.
Mentre la Commissione UE fa sapere oggi che è ancora prematuro definire (e “bollare”) come cattivo e ingiusto l’accordo sulla guerra in Ucraina, sempre dal n.1 della NATO si confida molto nell’iniziativa del Presidente Trump. Il Segretario generale della NATO riconosce lo spirito positivo e costruttivo della proposta americana e lo appoggia, lanciando un messaggio di sfida allo stesso Cremlino: «venerdì sarà importante per mettere alla prova Putin», capendo cioè quali siano le sue vere intenzioni per «porre fine alla terribile guerra in Ucrainaı».
Nel dialogo con l’ABC, il n.1 dell’alleanza Atlantica ha speranza che l’incontro in Alaska rappresenti una prima tappa del lungo processo negoziale, dove va assolutamente ribadito che solo l’Ucraina può decidere del proprio futuro (come la Russia, del resto) e che non dovrà avere alcuna limitazione militare nell’eventuale accordo di pace. In contemporanea, chiosa Rutte, la stessa NATO non dovrà avere alcuna limitazione nella propria presenza sul fianco orientale dell’Eurasia.
