Botta e risposta tra il giornalista Alessandro Sallusti e il leader del Movimento Cinque Stelle, Giuseppe Conte, ai microfoni di “Di Martedì”, trasmissione di La 7 condotta da Giovanni Floris e andata in onda nella serata di martedì 20 settembre 2022. La discussione è stata tutta imperniata sul Reddito di Cittadinanza, con Sallusti che ha accusato Conte di fare voto di scambio, in particolare nel Sud del nostro Paese. Queste sono state le sue esatte parole: “Chiunque promette soldi non in cambio di lavoro, vince e raccoglie consensi alle elezioni, è un dato di fatto. Renzi portò il Pd al 40% dando i famosi 80 euro. Berlusconi vinse alcune elezioni promettendo soldi. Conte, soprattutto al Sud, fa voto di scambio: tu mi voti e io ti lascio il Reddito di Cittadinanza. Se prometti di mettere soldi freschi nelle tasche degli italiani, la gente ti vota”.
Risentito di fronte a queste affermazioni, Giuseppe Conte ha replicato a tono ad Alessandro Sallusti: “Ma che sta dicendo? Noi siamo quelli del Superbonus, della riduzione dei parlamentari, della legge anti-corruzione che i governi di Centrodestra non hanno mai fatto! Allora lei la pensa come chi ci denigra dal mattino alla sera”.
GIUSEPPE CONTE REPLICA AD ALESSANDRO SALLUSTI: “SONO ORGOGLIOSO DEL REDDITO DI CITTADINANZA”
Nel prosieguo dello scambio di opinioni andato in scena a “Di Martedì”, Giuseppe Conte ha sottolineato ancora, rivolgendosi ad Alessandro Sallusti, che “il reddito è un sistema di protezione sociale di cui sono orgoglioso. Lei, con queste parole, dimostra di sposare il ragionamento miserevole di Renzi. Tuti i Paesi che hanno un sistema di protezione sociale hanno quindi un sistema clientelare? Io sarei un mafioso per il sistema clientelare?”.
Sallusti ha quindi detto a Conte: “Giorgia Meloni, di cui io non sono l’avvocato, vuole alzare la soglia del Reddito di Cittadinanza, ma per chi non può lavorare, non per chi non vuole lavorare”. L’ex presidente del Consiglio ha quindi risposto (e concluso): “Stiamo parlando di un sistema di protezione sociale necessario. In questo momento la campagna elettorale sul Reddito di Cittadinanza l’hanno impostata le altre forze politiche, che ci hanno attaccato per questo. Però fare la guerra ai poveri è una vergogna”.