Da tempo l’Australia è colpita da una nuova spaventosa malattia epidemica che è originaria dell’Africa e che in qualche modo è giunta fino a qui. Si tratta della cosiddetta ulcera carnivora del Buruli, tipica dell’Africa subsahariana e di cui si sa solo che potrebbe essere originata nelle falde acquifere dove il batterio troverebbe casa. Queste falde sono presenti sia in Africa che in Australia. In meno di cinque anni in Australia la malattia è cresciuta del 400%, migliaia le persone che ne sono state colpite. Il corredo genetico del batterio è uguale a quella di lebbra e tubercolosi e secondo l’ipotesi più accertata viene diffusa dagli insetti di alcune piante. Il drammatico risultato è che può portare a disabilità permanenti, indebolimento del sistema immunitario e morte degli organi.
ALLARME ULCERA CARNIVORA
Le cure che vengono applicate sono antibiotici per almeno due mesi e in seguito interventi chirurgici di ricostruzione e fisioterapia ma i tempi di recupero per chi ne viene colpito sono almeno di un anno. Inoltre spesso si rende necessaria l’asportazione della pelle nel punto colpito e anche l’amputazione dell’arto. La schiena, il viso, gli arti inferiori sono le parti del corpo dove maggiormente colpisce il batterio, ma per i medici è impossibile stabilire un programma di prevenzione, perché i modi di contatto e diffusione sono ignoti. Paul Johnson, esperto internazionale di ulcera del Buruli, ritiene che “sia molto probabile che il batterio ’Mycobacterium ulcerans’ si trasmetta attraverso zanzare e opossum, ma i modi di contatto e diffusione restano ignoti”.