Bisfenolo nei cartoni della pizza/ Una storia che in realtà va avanti da 13 anni

- Silvana Palazzo

Pizza da asporto, scatta l'allarme: il cartone è tossico? Rilevato bisfenolo nell'analisi del Salvagente, e ora indaga il ministero della Salute

scatole cartoni pizza pixabay 640x300 Scatole pizza (Pixabay)

Si torna a parlare del bisfenolo nei cartoni della pizza, una storia che purtroppo non è nuova ma che va avanti da tredici anni. Nell’aprile del 2006 infatti il Salvagente pubblicava analisi del LabAnalysis di Pavia che osservavano cartoni provenienti da quattro fabbriche diverse. In quel caso specifico si parlò, come racconta proprio IlSalvagente, di composti fenolici di sei tipi diversi all’interno del cartone e in grado di contaminare il cibo. Inoltre si trovavano anche benzeni e naftaleni cioè sostanze che non devono assolutamente andare a contatto con il cibo. Una cosa molto pericolosa che metteva a rischio la salute dell’uomo anche in maniera grave. Inoltre tra le sostanze pericolose emerse da questo studio si trovò anche il dietilesilftalato che è stato bandito oggi da molti oggetti di largo consumo per la sua tossicità. Una ricerca che potrebbe tornare utile anche oggi visto che ci troviamo di fronte a una situazione molto simile. (agg. di Matteo Fantozzi)

“NIENTE ALLARMI”

Il cartone della pizza è tossico e può nuocere alla nostra salute? È questo quanto si chiedono milioni di consumatori che spesso consumano uno degli alimenti più presenti sulle nostre tavole e che vengono trasportate nei classici contenitori piatti di cartone. Secondo una recente indagine condotta da Il Salvagente, magazine impegnato a combattere le truffe ai danni dei consumatori italiani, in almeno due imballaggi su tre vi sarebbero delle tracce di sostanze nocive o tossiche quali ad esempio il Bisfenolo A: ad ogni modo, come hanno spiegato nelle ultime ore alcuni esperti di Epidemiologia, non c’è da preoccuparsi anche se bisogna fare molta attenzione sia perché non è facile misurare il livello di sostanze nocive che si ingeriscono assieme alla pizza e sia perché, alla luce dei dati pubblicati, si tratterebbe di una assunzione in dosi decisamente irrilevanti e che, seppur non sia totalmente impossibile, è anche difficile che possano causare dei danni al nostro organismo. (agg. di R. G. Flore)

IL CARTONE DELLA PIZZA E’ TOSSICO?

Una segnalazione getta ombre sulle confezioni di cartone per la pizza. Sarebbero potenzialmente dannose per la salute poiché potrebbero contenere il bisfenolo A (Bpa). È un composto di sintesi usato nella produzione di plastica e additivi che nel corpo umano si trasforma in un interferente endocrino in grado di produrre delle anomalie riproduttive nell’uomo e nella donna. La presenza di questa sostanza nei cartoni delle pizze è stata scoperta da il Salvagente che pubblicherà domani un’analisi in cui per la prima volta è mostrata la “migrazione” del bisfenolo dalla scatola all’alimento. Questo passaggio della sostanza viene scatenato dall’alta temperatura che raggiunge il cartone. Parliamo di 60-65°C, secondo quanto spiegato dal direttore del mensile Riccardo Quintili. Ma viene anche scatenato dal tempo prolungato in cui la pizza, una volta uscita dal forno, resta all’interno del contenitore. Sono tre aziende leader nella produzione, commercio ed esportazione di queste confezione di cartone, per la precisione contenitori alimentari, a finire sotto la lente d’ingrandimento del Salvagente.

PIZZA, BISFENOLO NEL CARTONE: INDAGA MINISTERO DELLA SALUTE

Le aziende in questione sono Liner Italia, la spagnola Garcia de Pou e la tedesca Izmir. Dalle analisi è emerso che il bisfenolo è stato rilevato solo nella scatola spagnola e tedesca, non in quella italiana, perché la legge italiana, considerata una delle più severe in Europa, obbliga i produttori a usare solo cellulosa vergine per gli imballaggi di cartone destinati ad alimenti umidi. Inoltre, la legge vieta la presenza di scritte nella parte interna del contenitore per le sostanze nocive che sono presenti nell’inchiostro. Spagna, Germania e altri Paesi europei – fatta eccezione per la Finlandia che ha regole simili alle nostre – hanno normative più permissive. La parte esterna dei cartoni potrebbe essere formata da cellulosa riciclata che potrebbe essere contaminata da prodotti che contengono bisfenolo. La scoperta in questione è grave perché quelle scatole in cui è stato rilevato bisfenolo, seppur prodotte all’estero, sono usate anche in Italia per le pizze. La via d’uscita è una: l’Europa deve uniformare la normativa. Dal canto suo il ministero della Salute, in una nota della direzione generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione, ha fatto sapere di aver commissionato una ricerca sulla presenza dei contaminanti nelle carte/cartoni riciclati i cui risultati potranno essere disponibili a breve.





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