Un’influenza molto aggressiva, anche più di quella dell’anno scorso. Ora non si tratta soltanto di una percezione diffusa, ma di una certezza confermata dai numeri in possesso dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità), che in questo 2019 ha registrato 8 milioni di casi di contagio con un bollettino a dir poco allarmante che parla di quasi 200 morti. L’aggressività dell’epidemia si evince anche dal fatto che sono state 800 le persone costrette ad essere ricoverate in terapia intensiva, anche più di quelle del 2018 che già dal punto di vista dell’influenza era risultato un anno terribile. D’altronde nonostante le regioni siano ormai uscite dalla fase epidemica, i casi di contagio continuano a moltiplicarsi: le stime del bollettino di sorveglianza epidemiologica Influnet, a cura dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), parlano nella quindicesima settimana del 2019, ovvero la scorsa, di circa 99.000 casi che hanno portato il conto degli allettati da ottobre a quota 8 milioni e 3.000 casi.
INFLUENZA, 8 MILIONI DI CASI E QUASI 200 MORTI
Facendo una proiezione dei casi di influenza che si registreranno da qui alla fine dell’anno, i casi di influenza si avvicineranno dunque agli 8 milioni e mezzo della stagione 2017/2018, ritenuta dagli esperti molto pesante. Il dato che sorprende in negativo è quello relativo ad alcune stime, riviste oggi decisamente ottimistiche, secondo cui quest’anno i casi di influenza non avrebbero superato i 5 milioni. Gianni Rezza, direttore del Dipartimento di Malattie Infettive dell’Iss, come riportato da “Il Messaggero”, ha commentato:”L’epidemia quest’anno è iniziata in ritardo, ha avuto il picco a inizio febbraio ma la circolazione è rimasta elevata anche nelle settimane successive. Tant’è che, ancora la scorsa settimana, abbiamo registrato quasi 100mila casi. Il virus influenzale muta in continuazione; per questo il vaccino va cambiato ogni anno e, per lo stesso motivo, le previsioni possono facilmente sbagliare”. Questo evidentemente non significa che vaccinarsi sia inutile, anzi…