Il Decreto Salva Casa 2025 nega l'ammissione della doppia conformità in modo retroattivo, ad eccezione di una potenziale demolizione.
Il nuovo Decreto Salva Casa 2025 non prevede alcuna retroattività sulle normative previste per la doppia conformità, ammessa soltanto per sanare gli abusi edilizi di carattere minore. L’unica eccezione per renderla “retroattiva” è per fermare in tempo una attività di demolizione non ancora avvenuta.
A dirlo sono state le recenti sentenze che sono state inserite nell’articolo 36 bis del Testo Unico sull’edilizia, e a sua volta previsto dal Decreto Legge numero 69 dell’anno scorso, 2024. Il focus del documento legislativo in questione si basa prevalentemente sulle regole previste per appunto, la doppia conformità.
Le regole del Salva Casa 2025 per la doppia conformità
Il Decreto Salva Casa 2025 cambia alcune regole, soprattutto nell’ambito delle normative urbanistiche ed edilizie. Prima delle modifiche entrambe le Leggi dovevano essere rispettate sia durante la costruzione che nel momento in cui si presentava la domanda.
Dopo l’attuazione dell’ultimo DL l’aspetto urbanistico dev’essere rispettato nel momento in cui si procede a sanare l’abuso e quello edilizio va presentato prima di costruire. Cambia dunque la conciliazione dei due aspetti che possono essere regolarizzati in momenti differenti.
Si tratta tuttavia di una sanatoria semplificata e prevista soltanto per sanare interventi di abusi parziali, escludendo le irregolarità più gravi quali ad esempio, l’impossibilità di poter costruire.
Retroattività non ammessa
Sulla ammissibilità o meno della doppia conformità e contestualmente retroattività, ci sono due sentenza della Corte di Cassazione. La prima è la numero 1394 di questo 2025, il quale nega l’accettazione della sanatoria (con tempo massimo al 30 maggio scorso).
Laddove gli enti locali non abbiano rifiutato la SCIA trasmetta telematicamente, l’atto equivale ad un silenzio per inadempimento e non “assenso“, dunque le amministrazioni non hanno alcuna colpa.
Infine, l’altra sentenza proviene dal Tar del Comune di Salerno, che con il protocollo 406 del 2025 ha spiegato che la retroattività sulla doppia conformità prevista dal Salva Casa si può ammettere via eccezionale per fermare una demolizione.
La domanda va trasmessa al Comune che previa ammissibilità della misura, provvederà a rilasciare tempestivamente l’ordine di fermare la demolizione.
