Matteo Salvini, leader della Lega, parla con Rtl dei dazi commerciali introdotti da ieri, 7 agosto, da parte degli Stati Uniti: le sue parole

Il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha parlato stamane con RTL, nota emittente radiofonica, affrontando svariati argomenti, fra cui i recenti dazi e la guerra commerciale fra Stati Uniti e il resto del mondo. Quelli nei confronti dell’Unione Europea sono stati fissati al 15% e sono entrati in vigore precisamente ieri, 7 agosto 2025.



A riguardo, Salvini è apparso comunque piuttosto tranquillo, spiegando che i mercati hanno reagito positivamente in Italia ai dazi: “I mercati e le imprese dicono che non hanno paura – le parole del leader del Carroccio – la Borsa, in questi giorni, è cresciuta, è ai massimi storici, quindi le imprese – che di fatto sono la Borsa – non temono questo scontro dei dazi, che è comunque sempre una cosa problematica, come ogni guerra commerciale”.



Salvini ha proseguito: “Io incontro centinaia di imprenditori e sono tutti più preoccupati e danneggiati dalla burocrazia europea, dal Green Deal, dai vincoli, dalle norme contro auto e furgoni, piuttosto che da questi dazi. Quindi qualcosa che l’Europa potrebbe fare oggi, in pieno agosto, è stoppare il Green Deal con tutte le leggi assurde che stanno bloccando i cittadini. E quel 15% penso che potremo sostenerlo”.

SALVINI E I DAZI: “IL VERO PROBLEMA E’ UN ALTRO”

In ogni caso, se dovessero emergere delle difficoltà, il governo è pronto a intervenire, come garantisce Salvini: “Se ci sarà qualche realtà in difficoltà, il governo è pronto a intervenire. Vediamo nei fatti se ci sarà qualche settore più colpito”.



La sede della Commissione europea a Bruxelles (Ansa)

Poi l’ex ministro dell’Interno ribadisce: “Il vero problema è l’eccesso di burocrazia. Con la riforma del Codice degli appalti sto cercando di far risparmiare 6/8 mesi alle imprese italiane, ma resta il problema della burocrazia europea. Non so se vi rendete conto di quanti criteri di sostenibilità ambientale si debbano seguire: questo è un mega dazio cartaceo che, volendo, Bruxelles può eliminare domani mattina”.