Corteo a Livorno contro comizio della Lega: calci, sputi e uova contro i Ministri Salvini, Valditara, Giorgetti. Cos'è successo: il "fascismo rosso" in atto
“IL BLOCCO TOTALE” SENZA FINE: SALVINI E LA LEGA CONTESTATI AL COMIZIO DI LIVORNO
Dallo sciopero alla Flotilla fino a quel “blocchiamo tutto” che si unisce al coro “Siamo tutti antifascisti”, come rivendicato oggi a Bruxelles da Ilaria Salis dopo essere stata salvata per un voto da un accordo politico: il risultato è che il comizio della Lega oggi a Livorno ha vissuto momenti di fortissima tensione, con il vicepremier Salvini che assieme agli altri Ministri della Lega giunti per la campagna elettorale verso le Regionali Toscana 2025 sono stati attaccati, insultati con lanci di oggetti e uova.
Lo denuncia lo stesso leader della Lega, confermato da foto e video giunti fuori da Palazzo Pancaldi dove doveva tenersi un comizio di Valditara, Locatelli e Giorgetti con Salvini a sostegno del candidato del Centrodestra Alessandro Tomasi: petardi esplosi, insulti, ma anche calci alle auto delle autorità, con manifestanti al grido di “siete fascisti” contro chiunque entrasse al comizio. «Quella di oggi è una pagina non bella per la Toscana e per la democrazia», riflette coi giornalisti a margine dell’evento il vicepremier Matteo Salvini.

Già il fatto che fosse presenta un centinaio di poliziotti in tenuta antisommossa con scudi e caschi la dice lunga sullo stato di tensione che aleggiava a Livorno prima dell’arrivo dei Ministri in quota Lega: il fatto poi che siano stati “accolti” in questo modo «non è affatto normale», denuncia ancora il Ministro dei Trasporti.
In diretta da Livorno, con i ministri della Lega, a sostegno dei nostri candidati alle prossime elezioni regionali in Toscana.
🗳️ Domenica 12 ottobre (ore 7-23) e lunedì 13 (ore 7-15) VOTA LEGA!
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) October 7, 2025
“URLANO FASCISTI A CHI PROVA AD ENTRARE”: BRUTTO CLIMA IN TOSCANA A POCHI GIORNI DAL VOTO
Salvini è sotto choc all’inizio, dice di non aver mai visto un’opposizione del genere per un semplice comizio organizzato e regolare: «Ci sono Giorgetti e la Locatelli che stanno girando da un po’», e al Ministro Valditara hanno preso a calci l’auto i vari manifestanti presenti a Livorno. Il fatto poi che la semplice gente che provava ad entrare all’evento del Carroccio fosse “accolta” da grida e insulti sul loro presunto “essere fascisti” la dice lunga di cosa non sia funzionato per nulla in questo pomeriggio di assurda follia.
Sputi e calci, denuncia ancora Salvini, «non è normale che solo il potersi avvicinare all’evento con i Ministri di Scuola, Disabilità ed Economia venga trattato così»: dalle fonti mostrate da “La Nazione” alla protesta toscana avrebbero partecipato presidi del sindacato USB, antagonisti della “Caserma occupata”, così come Azione Livorno antifascista e altri studenti legati a Potere al Popolo. Le grida contro “Israele fascista” si mischiano alle contestazioni contro il Governo Meloni, assieme all’esaltazione della “resistenza” di Hamas.

Mentre infatti a Bologna sempre oggi veniva organizzata una manifestazione che inneggia al 7 ottobre e alla “resistenza di Hamas”, il mondo pro-Pal come onda lunga delle proteste della scorsa settimana vede presidi anche a Torino e pure a Livorno con le gravi rimostranze violente contro chi partecipava al comizio della Lega. A pochi giorni dalle Elezioni Regionali in Toscana, previste per il 12-13 ottobre 2025, il clima presente nelle strade e nell’opinione pubblica è tutt’altro che positivo: un clima che “denuncia” un presunto fascismo ma che nei modi, negli slogan e nei toni appare sempre più come un fascismo rosso, decisamente più pericoloso perché decisamente “presente”.
