Delitto di Cogne, un caso giudiziario controverso che lascia ancora spazio a dubbi e misteri, chi sono i protagonisti Annamaria Franzoni e Samuele Lorenzi
Annamaria Franzoni e Samuele Lorenzi sono i due principali protagonisti del delitto di Cogne, l’omicidio di un bambino di soli tre anni che nel 2002 suscitò grande attenzione mediatica e che portò la tranquilla località turistica al centro della cronaca italiana.
Un caso che ancora oggi viene discusso soprattutto per la dinamica delle indagini e per i dubbi che restano ancora dopo 23 anni nonostante le conclusioni dei giudici, di cui si parlerà nel programma “Il Caso” con Stefano Nazzi che analizzerà la vicenda in chiave true crime rinnovando anche le ipotesi alternative che emersero nel corso dell’inchiesta che ha poi portato alla condanna della giovane mamma, ritenuta colpevole dell’omicidio del figlio sebbene avvenuto in circostanze ancora da chiarire e con un movente non del tutto stabilito che ancora fa discutere.
Annamaria Franzoni in particolare è diventata celebre soprattutto durante il processo nel corso del quale si è sempre dichiarata innocente, sostenendo di essere una madre attenta e premurosa, nonostante poi le varie perizie abbiano confermato la tesi del disturbo psichiatrico dissociativo, dovuto alla depressione post partum, che le avrebbe fatto perdere la memoria di quanto accaduto.

Samuele Lorenzi e Annamaria Franzoni, chi sono i protagonisti del delitto di Cogne
L’omicidio del piccolo Samuele Lorenzi, avvenuto il 30 gennaio 2002, fu un caso giudiziario controverso, concluso con la sentenza di condanna a 16 anni di carcere per Annamaria Franzoni ma che continua a far discutere. A scuotere l’opinione pubblica fu soprattutto il contesto nel quale avvenne il crimine particolarmente violento, all’interno di un nucleo familiare benestante e in una tranquilla cittadina di montagna, in una famiglia all’apparenza senza problemi, definita da tutti come modello.
Tra i protagonisti della storia, non ci furono soltanto madre e figlio ma anche gli altri membri, in particolare il padre di Samuele, Stefano Lorenzi, che ha fin da subito e per tutta la durata del processo, sostenuto la tesi della moglie Annamaria testimoniando sempre a favore della non colpevolezza nonostante le prove a carico.
La coppia Stefano Lorenzi e Annamaria Franzoni ha poi altri due figli, il primo, Davide nato nel 1995, che all’epoca del delitto confermò l’alibi della mamma sostenendo che fosse sempre rimasta con lui senza allontanarsi prima di accompagnarlo a scuola, e Gioele, nato nel 2003 un anno dopo la morte del fratellino. Un evento che venne anticipato dalle intercettazioni nel corso delle indagini dalle quali emerse una frase pronunciata da Annamaria Franzoni poco dopo il trasporto in ospedale di Samuele Lorenzi, che si rivolse al marito Stefano dicendo “Mi aiuti a fare un altro figlio? Poi ce ne andiamo da questo posto“.
