La canonizzazione di San Daniele Comboni, che si celebra oggi 10 ottobre, è arrivata con Papa Wojtyla. Giovanni Paolo II infatti ha fatto partire il processo di beatificazione, ufficializzandolo il 5 ottobre del 2003. Una scelta dovuta alle tante opere di bene fatte da un uomo che in vita, tra il 1831 e il 1881, aveva fatto molto bene soprattutto da missionario. Il suo motto noto era “Salvare l’Africa con l’Africa”. Uomo di spessore e fondatore dei Comboniani era nato a Limone sul Garda il 15 marzo del 1831, perdendo la vita il 10 ottobre del 1881 a Khartum. L’uomo viene ricordato in molti paesi italiani e festeggiato nella giornata di oggi, con delle celebrazioni proprio per lui all’interno anche di alcune interessanti e caratteristiche feste patronali. (agg. di Matteo Fantozzi)
IL MIRACOLO DEL 1997 A KHARTOUM
La Chiesa riconobbe la santificazione di Daniele Comboni, dopo la miracolosa guarigione di Lubna Abdel Aziz, una donna sudanese di 32 anni di religione musulmana. L’undici novembre del 1997 Lubna venne ricoverata presso il St. Mary’s Maternity Hospital di Khartoum, in Sudan, per sottoporsi al quinto parto cesareo. Peccato però che subito dopo la nascita del figlio, la paziente subì delle gravi complicazioni, con ripetute emorragie che obbligarono i medici ad un nuovo intervento chirurgico fra cui un’isterectomia. La neo-mamma venne così sottoposta a delle trasfusioni, ma continuava ad essere in fin di vita, visto che la pressione non era praticamente misurabile, e nel frattempo era sopraggiunto anche un edema polmonare. Le suore iniziarono così una novena di preghiere all’allora solo beato Daniele Comboni, e il 13 novembre la donna si riprese completamente, e il 18 dimessa in buona salute. Nel 2002 la Consulta medica della Congregazione per le Cause dei Santi, dichiarò quella guarigione come “rapida, completa, scientificamente inspiegabile”, e nel Congresso Peculiare del 6 settembre dello stesso anno, venne riconosciuta la guarigione come soprannaturale e dovuta all’intercessione del beato Daniele Comboni, conclusioni a cui giunsero poi anche i cardinali e i vescovi il 15 ottobre. Il 20 dicembre venne quindi promulgato il decreto miracolo. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
SAN DANIELE COMBONI, OGGI 10 OTTOBRE
Il vescovo dell’Africa, amatissimo da tutti i missionari perché in qualche modo loro “Pioniere”, come più volte ripetuto in questi anni dai Sommi Pontefici che hanno sottolineato la grande testimonianza di fede di San Daniele Comboni. In un Angelus del 7 ottobre 2007, Papa Benedetto XVI lo ricordava così all’interno dei festeggiamenti per i 150 anni dalla storica missione in Africa: «Mi piace ricordare anche che 150 anni or sono partirono per l’Africa, precisamente per l’attuale Sudan, cinque preti e un laico dell’Istituto di Don Mazza di Verona. Tra loro vi era San Daniele Comboni, futuro Vescovo dell’Africa centrale e patrono di quelle popolazioni, la cui memoria liturgica ricorre il prossimo 10 ottobre», sottolinea il Papa Emerito Joseph Ratzinger, che poi aggiunse con straordinaria lucidità «All’intercessione di questo pioniere del Vangelo e dei numerosi altri Santi e Beati missionari, particolarmente alla materna protezione della Regina del Santo Rosario affidiamo tutti i missionari e le missionarie. Ci aiuti Maria a ricordarci che ogni cristiano è chiamato ad essere annunciatore del Vangelo con la parola e con la vita». (agg. di Niccolò Magnani)
Oggi è la festa di San Daniele Comboni
San Daniele Comboni nasce a Limona sul Garda il 15 marzo del 1831, da una famiglia profondamente cristiana. Fu istruito privatamente dai sacerdoti in età infantile, per poi frequentare dall’età di undici anni i corsi di ginnasio dell’istituto vescovile. Entrerà successivamente nell’istituto di don Nicola Mazza, che all’epoca accoglieva i giovani delle famiglie povere che avevano un gran desiderio di istruirsi. Daniele dimostrò fin da subito una profonda vocazione e in particolar modo una sensibilità verso l’evangelizzazione dei paesi d’oltremare, trasmessa dal suo insegnante. All’epoca si formarono le prime missioni, dopo un lungo periodo di occupazione francese che aveva portato alla soppressione di Propaganda Fide, il dicastero del vaticano preposto alle missioni. Partono quindi le prime missioni formate dalle suore di San Giuseppe, seguite poi negli anni da altre missioni, più o meno fallimentari. Ma è proprio da questi fallimenti che Daniele prende ispirazione, consacrando la sua vita all’Apostolato dell’Africa Centrale nel 1849. L’istituto, di recente formazione, aveva il compito di istruire i ragazzi africani e rimandarli poi in patria insieme ai missionari. Nel 1854 Comboni diventa sacerdote e tre anni dopo parte per la sua prima missione in Africa. Questa si rivelò un’insuccesso, in cui perirono diversi suoi compagni, e in cui lo stesso Daniele riuscì a tornare in Italia malato e frustrato. Senza darsi per vinto però, e traendo insegnamento dagli errori del passato, Daniele comincia ad elaborare un piano per l’evangelizzazione dell’Africa, seguito da una campagna di sensibilizzazione a Roma e in Europa. Inizialmente enfatizzata e accolta con interesse e favore, ma mai sostenuta nei fatti dalla Chiesa, la missione avrà avvio solamente qualche anno più tardi. Al contempo forma diversi istituti maschili e femminili, conosciuti come istituti comboniani per l’educazione dei giovani.
Ma è solo nel 1868 che il suo piano prende finalmente avvio. Ripartito per l’Africa insieme alle suore e i preti della missione, si dedica completamente all’evangelizzazione e all’educazione della gente di colore, portando avanti anche una strenua lotta contro la tratta degli schiavi. Egli capirà anche l’importanza della stampa, a cui si rivolgerà per scrivere diversi testi di animazione missionaria e per dare avvio alla sua rivista Nigrizia, ancora oggi attiva. Tra il 1877-78 la missione del Comboni vive una tragica carestia e siccità, e qualche anno dopo, nel 1881 Daniele morirà dopo una violenta crisi che lo vide costretto a letto per una settimana, divorato dalle frebbri e da forti mal di testa. Nel 1927 iniziò il processo di beatificazione che si concluderà solamente nel 1996 da Papa Giovanni II, a causa di vicissitudini che ne rallentarono la conclusione. Verrà canonizzato nel 2003 sempre da Giovanni Paolo II.
San Daniele Comboni, feste e sagre a lui dedicate
Il 15 ottobre si celebra San Daniele Comboni, un Santo amato e venerato in moltissime città italiane e dell’Africa. La celebrazione è particolarmente sentita nella sua città natale, Limone sul Garda, nei pressi del Lago di Garda in Lombardia.
I Beati celebrati oggi
In questo stesso giorno di ricordano anche altri santi e beati, tra cui San Cassio e San Giovanni di Briglington. Il primo giustiziato dai romani per la sua fede cristiana, il secondo invece ricordato come uno dei massimi divulgatori della parola di Dia in Inghilterra. Si ricorda anche il beato Demetrio d’Albania.