San Matteo è uno dei quattro evangelisti: era considerato un grande peccatore per essere un esattore delle tasse: scopriamo come cambiò vita con Gesù
San Matteo apostolo, patrono di banchieri, doganieri e contabili, si celebra tutti gli anni il 21 settembre: è stato uno dei primissimi discepoli di Gesù e il suo Vangelo, scritto in aramaico, è uno dei quattro canonici insieme a quelli di Luca, Marco e Giovanni.
La vita di San Matteo apostolo: da esattore odiato da tutti a fervente sostenitore di Gesù
Matteo, che inizialmente si chiamava Levi, era il figlio di un certo Alfeo e svolgeva il lavoro di gabelliere, ossia esattore delle tasse per conto dei Romani: egli, di fatto, maneggiava monete romane tolte ai poveri della Galilea e, per questo, era assai disprezzato e considerato un grande peccatore.
Gesù però lo chiamò a sé mentre lavorava al suo banco sulle sponde del lago di Cafarnao: Matteo non ci rifletté nemmeno un secondo, ma lasciò le sue ricchezze in virtù di una generosità fuori dal comune.
Lo stesso Gesù fu criticato per essere entrato nella casa di Matteo, ma Egli rispose che era venuto sulla Terra per guarire i peccatori e non i sani.
Lo Spirito Santo scese anche su di lui durante la Pentecoste e, con la morte del Cristo, prese a predicare la Parola del Signore, affermando che Gesù era proprio colui che le antiche scritture preannunciavano.
La sua opera di evangelizzazione lo portò in Africa e in particolare in Etiopia, dove resuscitò la moribonda Ifigenia, figlia del re Egippo, portando alla conversione di entrambi. La stessa fanciulla consacrò la sua vita a Dio, sottraendosi alle mire di Irtaco suo zio, il quale decise di riversare la sua ira vendicativa su Matteo.
Un gruppo di pagani lo sorpresero mentre stava celebrando una messa e lo uccisero con una spada.
San Matteo è descritto da Ezechiele e nell’Apocalisse di San Giovanni come l’animale dalle sembianze umane, in quanto nel suo Vangelo narra soprattutto la vita terrena del Cristo, dalla sua nascita alla fuga con Maria e Giuseppe in Egitto, fino ai discorsi sul Paradiso, alla Passione e Resurrezione.
Le celebrazioni per San Matteo apostolo
San Matteo si festeggia in Italia il 21 settembre in molte località d’Italia, come ad esempio a Montenero di Bisaccia, tra eventi musicali, processioni e spettacoli pirotecnici.
A Nichelino, nel torinese, il corteo storico scorta la statua del santo fino alla Chiesa del Grande Santissimo Salvatore, in un clima di raccoglimento e di festa allietato anche da concerti, degustazioni e un luna park.
A Revine Lago, in provincia di Treviso, l’evento clou della festa è il campionato del divertente Albero della Cuccagna, senza dimenticare l’antica Musada, ossia la sfilata di cigolanti slitte lignee utilizzate in passato per trasportare tutto il fieno raccolto negli alpeggi.
A Salerno, oltre ai fuochi d’artificio che illuminano il lungomare, agli stand gastronomici dove abbondano cuoppi e milze imbottite, si svolge una solenne processione: il busto in argento di San Matteo è anticipato dai simulacri di Gregorio VII e i martiri salernitani Fortunato, Anthes e Gaio.
San Matteo Apostolo: Patrono di Salerno
San Matteo è Patrono anche di Salerno e pare abbia salvato la città dai saraceni nel 1544 affondandone le navi creando una forte burrasca. Salerno è considerata la porta della Costiera Amalfitana e si affaccia con il suo splendido Lungomare Trieste sul Golfo di Salerno, dominata dall’alto dal Castello Arechi di origine longobarda.
Le reliquie del santo sono conservate nella cripta barocca della Cattedrale di San Matteo, nata su resti paleocristiani e affiancata da un campanile arabo-normanno del XII secolo.
Passeggiando nel centro storico di Salerno si incontrano strade antichissime come la Via Mercanti, lungo la quale si incontra la Fontana dei Pesci e il Palazzo Pinto. Facilmente si arriva agli spettacolari Giardini della Minerva oppure alla Villa Comunale, sede delle fantastiche Luci d’Artista che illuminano l’inverno salernitano.
Gli altri Santi del giorno
Il 21 settembre si celebrano inoltre San Castore di Apt, Sant’ Eusebio, Beato Marco da Modena, San Giona, San Tommaso Tran Van Thien, Beato Vincenzo Pastor Garrido, Beato Giuseppe Azurmendi Larrìnaga e San Dadone di Conques.